sabato 28 novembre 2020

Apericena con l’Artista”: quattro giovani sammarinesi protagonisti al Podere Lesignano

 


   

Il Salone del Podere Podere Lesignano in via dei Dativi, 75 Lesignano -Rep.San Marino inaugura una nuovo format, “Apericena con l’Artista” dedicato all’arte con un particolare riguardo agli artisti sammarinesi.

Nei sabati di fine 2020 saranno in scena quattro artisti Sammarinesi, tutti aderenti al Movimento del NeoSimbolismo, che espongono con una precisa volontà: quella di definire l’atto creativo.
Il mito dell’Eroe è al centro di questo percorso espositivo ove i 4 Supereroi (Alberto Rino Chezzi, Antonio Lengua, Gabriele Gambuti, Thea Tini) mostreranno la loro creatività con alcune delle loro opere più significative.
Con il format ideato dal Podere Lesignano, ossia di invitare nella propria struttura artisti sammarinesi affinché si raccontino, si vogliono smuovere non solo gli animi toccati nel profondo dalla pandemia ma anche il senso di comunità parte dell’essere del nostro Paese. Potremmo tradurre tutto questo con il pensiero che “un Paese senza cultura è un Paese morto”.
Ecco perciò che con questa incursione nel Podere Lesignano dei nostri SuperEroi, l’intento è quello di innalzare almeno per una sera gli animi dei partecipanti parlando d’arte ed ascoltando gli artisti nel loro raccontarsi, soprattutto con le loro opere.
“Oggi vestire i panni dei SuperEroi non è certo semplice, in un tempo storico dove il modello eroico sembra svanire, o quanto meno assume connotazioni rivoluzionarie assai improbabili rispetto al passato, prolifera così il modello fantastico Marveliano dei SuperEroi, gli unici a quanto pare in grado di salvarci con effetti speciali, da un mondo in agonia, e infine da noi stessi.”, dice la Critica Flora Tumminello
Il format prevede anche una collaborazione artistica tra il Podere Lesignano e i 4 Artisti con l’ideazione delle etichette dei prodotti dell’Agriturismo.
La serata in collaborazione con zoomma.news media partner sarà presentata da Carlo Biagioli.
Prenotazione obbligatoria al numero 333-7935849. N. 50 partecipanti.
L’evento si svolge nel rispetto delle norme anticovid-19.

(Da “Tribunapolitica -web”- organo di stampa di San Marino)

martedì 10 novembre 2020

I FORMAGGI TIPICI DEL CASEIFICIO BUONAPARTE A CATANZARO

 



 

Milano, 10 Novembre 2020- La Redazione Milanese di Borghi d’Europa, dopo aver provato gli eccellenti panini gourmet di Sbunda, piccolo locale di eccellenze calabresi nella città meneghina, continua a scovare piccole aziende che lavorano bene nel panorama della regione Calabria.

Stavolta parliamo del Caseificio Buonaparte, azienda che da oltre ventanni produce formaggi tipici di qualità derivati dal latte a Catanzaro, che sono appunto trovabili da Sbunda a Milano.

Tra i prelibati formaggi del Caseificio Buonaparte, che è a conduzione familiare, si fondono gusti della tradizione ad altri più moderni e innovativi, anche se sempre legati al territorio locale.

Sistemi di lavorazione moderni partendo dal latte, senza dimenticare il concetto di artigianalità:questa è la filosofia del Caseificio, aspetto giudicato ampiamente positivo da Borghi d’Europa.

I prodotti di punta sono sicuramente il formaggio alla Nduja, il formaggio di capra e ancora mozzarelle, burrate, formaggio fresco a primo sale, provola e provola affumicata, tutte delizie insomma!

martedì 3 novembre 2020

A San Floriano del Collio, parte L' AltroFriuli

 



San Floriano del Collio – Un incontro promosso dal Presidente dell'Associazione Vinoteka dei Colli di 

San Floriano,Fabian Korsic, presso la sua Cantina, ha dato il via alle iniziative di informazi

de 'L'AltroFriuli,Terra di Storia e di Storie', inserite nel progetto 'L'Europa delle scienze e della cultura', 

patrocinato dalla IAI-Iniziativa Adriatico-Jonica.

L'incontro ha ribadito la collaborazione istituzionale fra Borghi d'Europa e l'Associazione Vinoteka,

prefigurando la creazione di un percorso per Likof 2021, aperto alla partecipazione di diversi paesi 

europei, legando i temi della cultura, della letteratura,della poesia e dell'arte a quelli più squisitamente 

enogastronomici.

Sono poi state fissate le 'tappe' del tour di presentazione de L'AltroFriuli : a Milano, a Roma,

a San Marino e in Romagna (Il Cammino di Dante ), nel Delta del Po, in Canton Ticino (Svizzera),

in Austria (Vienna e Carinzia) e nelle Valli del Natisone e in Slovenia.

Verranno scelte nei prossimi giorni le aziende della filiera turistica ed agroalimentare che 

accompagneranno il viaggio del buon e bello vivere : allo chef Massimo de Belli (L'Enoteca 

dell'Impero), il compito di interpretare la cultura friulana (non solo a convivio).

Borghi d'Europa ha chiesto a Matteo Bellotto (Scrittore e Sommelier) di partecipare all'iniziativa,

quale 'cantastorie', in grado di raccontare secondo diversi registri linguistici la sua Terra.

 

 

domenica 11 ottobre 2020

PizzAmore di Carità di Villorba nella Via della Pizza

 



La curiosità è per davvero il motore del lavoro giornalistico.

Così quando ha riaperto la pizzeria in via Solferino a Carità di Villorba, un ‘salto’ per degustare

uno dei piatti più efficaci del made in Italy a tavola, non poteva mancare.

Forti della convinzione che non basti una unica visita, i giornalisti e i comunicatori di Borghi

d’Europa, hanno ripetuto l’esperienza e , ohibò!, si sono detti che PizzAmore andava inserita di

buon diritto, fra i locali che segnano la storia del Percorso Internazionale Le Via della Pizza.

Giulia ha un carattere determinato, creatività da vendere ed ha deciso di tuffarsi in questa

avventura sostenuta dal suo compagno Pasquale, restauratore di professione, che ha saputo

mettere buon gusto,intelligenza e manualità nell’arredare il locale.

Ne viene fuori un qualcosa di irripetibile : la luce modella i diversi angoli della pizzeria,

regalando una impressione di eleganza minimale, che favorisce il dialogo e la buona compagnia.

E poi ci sono le scelte. Un buon pizzaiolo, Antonio, di scuola napoletana e un cuoco,Roberto.

La cucina offre sempre dei primi piatti ‘stagionali’, con paste artigianali dei diversi territori italiani;

fra i secondi ricordiamo le tagliate,i filetti al pepe verde (li abbiamo assaggiati,tutto ok!),il pollo

ai ferri, l’arista di maiale. I fornitori sono a un tiro di schioppo da Carità : Pagotto Carni di Pezzan di

Carbonera, azienda ben conosciuta dai i giornalisti e comunicatori di Borghi d’Europa .

La pizza è interpretata secondo i canoni classici : bordo alto ; lievitazione minima di 36 ore,

la scelta di mozzarelle di rigorosa provenienza campana ; la ricerca di prodotti d’eccellenza,

senza mai abiurare alla qualità certa ; la capacità di proporre pizze innovative, rispettando però

le caratteristiche degli alimenti primari.

E poi una scelta di birre intelligente, dove spiccano alcune birre artigianali di sicura eccellenza, e ,

soprattutto, di costanza nella qualità.

Lo stile di PizzAmore è poi frizzante, senza mai cadere nell’untuosità o nella simpatia forzata e troppo

invasiva.

Insomma qui si respira autentica cultura dell’accoglienza.

Non a caso lo straordinario menù ispirato alla letteratura, alla poesia, al cinema, porterà in queste

contrade le iniziative per ricordare i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. La pizza

Dante e Beatrice, la pizza Paolo e Francesca e il tagliere Dante Alighieri, ci ricordano il Sommo

Poeta.Treviso ospita nel tempio di San Francesco le spoglie mortali del figlio,Pietro di Dante.

E così sia !

venerdì 2 ottobre 2020

L'Enoteca di Cormons a Trieste,per il progetto 'L'Europa delle scienze e della cultura'

 




Borghi d'Europa, nel quadro delle iniziative del progetto L'Europa delle Scienze e della Cultura (Patrocinio IAI -Iniziativa Adriatico Jonica ed ESOF2020,Trieste Capitale Europea della Scienza), aveva realizzato in giugno all'Enoteca di Cormons uno stage di informazione multimediale, aperto alla partecipazione delle aziende vitivinicole socie e alle aziende della filiera agroalimentare.
Un intenso programma di interviste e di visite era stato realizzato nel mese di maggio dalla redazione della testata giornalistica Borghi d'Europa.

Successivamente, Borghi d'Europa ha organizzato un incontro del progetto 'L'Europa delle scienze e della cultura' ( Patrocinio IAI-Iniziativa Adriatico Jonica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica ed ESOF2020,Euroscience Open Forum,Trieste Città Europea della scienza), sui temi della sostenibilità nella filiera agroalimentare presso il Quartier Generale di ESOF2020, al Porto Vecchio di Trieste.

In questa occasione è intervenuto il Presidente della cooperativa, Michele Blazic, che si è soffermato sui temi della sostenibilità in viticoltura, con particolare riguardo alla zona del Collio.


“Nell'ottica di ottenere un incremento delle buone pratiche e un miglioramento della qualità, si pone sempre più attenzione alla gestione del vigneto e al suo territorio, attraverso metodi come la viticoltura di precisione, il controllo dei parassiti, la rotazione delle colture e il sovescio, oppure alla produzione del vino utilizzando uva biologica certificata, trattata senza diserbanti o pesticidi o fitofarmaci, con limitazioni sull'utilizzo di additivi o il totale divieto di impiego dei solfiti.

Allo stesso tempo, grande importanza viene data alla realizzazione di “buone pratiche ambientali” e al rinnovamento tecnologico finalizzato alla riduzione dei costi di produzione e al miglior utilizzo delle risorse. Il concetto di sostenibilità è altresì collegato all'eccellenza qualitativa e alla competitività della produzione vitivinicola, ecco perché sono diventate sempre più importanti le campagne di marketing e promozione rivolte al consumatore, che rafforzano l'immagine di un territorio.” ( Marco Buomi,Vino e sostenibilità, punti di forza del territorio del Collio,L'Espresso.

http://obiettivo-sostenibile.blogautore.espresso.repubblica.it/2018/07/20/vino-sostenibilita-collio/ ).

martedì 28 luglio 2020

ESOF2020 e il progetto L'Europa delle scienze e della cultura presentati a Milano da Borghi d'Europa



A Milano l’Associazione di giornalisti della rete Borghi d'Europa  ha recentemente organizzato, nel quadro delle iniziative di informazione di “Milano, vetrina del Gusto”,la presentazione di ESOF2020,Euroscience Open Forum -Trieste Città Europea della scienza e di IAI (Iniziativa adriatico jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico-jonica).
ESOF2020, EuroScience Open Forum è la più rilevante manifestazione europea focalizzata sul dibattito tra scienza, tecnologia, società e politica. Creato nel 2004 dall’associazione no-profit EuroScience, il forum ogni due anni offre un’opportunità unica di interazione e dibattito tra scienziati, innovatori, politici, imprenditori, operatori della comunicazione e cittadini.
Trieste è stata nominata Città Europea della Scienza 2020 e ospiterà la nona edizione di ESOF.- EuroScience Open Forum - ESOF2020 Trieste, che si svolgerà dal 2 al 6 settembre con una missione rinnovata. Se prima della pandemia l’evento rappresentava uno dei principali spazi di confronto multidisciplinare a livello europeo sui cambiamenti della scienza e della tecnologia e sul loro ruolo nella società, gli ultimi mesi di ansie e incertezze generalizzate hanno aggiunto motivazioni forse ancora più profonde. “Nel Porto Vecchio di Trieste ci saranno necessariamente meno relatori fisicamente presenti, molti si collegheranno da remoto”, afferma Stefano Fantoni, Champion dell’iniziativa, “ma più delle difficoltà organizzative ha prevalso l’urgenza del confronto di fronte a tutto quello che è successo negli ultimi mesi. Mai come in questo momento la comunità scientifica globale”, continua Fantoni, “deve dimostrare di essere all’altezza delle sfide che ci aspettano, a partire dalla ricerca di nuove modalità per continuare a far circolare le idee. La pandemia ha svelato in modo eclatante anche la rilevanza di una condotta etica solida nella diffusione dei risultati della ricerca e quanto lavoro vada fatto per migliorare il dialogo fra scienza e politica, fra esperti e media. ESOF è un evento pensato fin dalle sue origini proprio per favorire questo tipo di confronti”.
Tenere ESOF2020 subito dopo la riapertura dell’Europa post-Covid è essenziale per discutere tempestivamente del ruolo della ricerca scientifica, dell’expertise e della comunicazione in questo contesto che non ha precedenti” afferma Michael Matlosz, Presidente di EuroScience. “Il nuovo format ibrido adottato per l’evento offre l’opportunità a tutti i professionisti della scienza e ai diversi stakeholder di partecipare attivamente al dibattito, di persona o virtualmente.”

Ma l'incontro di Milano è servito anche a presentare il programma 2021 del progetto IAI (Iniziativa adriatico jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico-jonica, che ha origine il 19 - 20 maggio 2000 con la firma ad Ancona, da parte dei Ministri degli Affari Esteri di 6 Paesi rivieraschi (Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Slovenia), della Dichiarazione di Anconasulla cooperazione regionale quale strumento di promozione della stabilità economica e politica e del processo di integrazione europea. Ai 6 membri originari si sono aggiunti l’Unione di Serbia-Montenegro nel 2002 (in seguito alla scissione del 2006, sia la Serbia sia il Montenegro hanno mantenuto la membership nell’Iniziativa) e la Macedonia del Nord nel 2018, la cui adesione è stata promossa dall’Italia nel corso del suo anno di presidenza dell’Iniziativa. Ad oggi la IAI conta 10 membri, la Repubblica di San Marino è entrata a far parte dell’Iniziativa nel 2019 durante la Presidenza montenegrina.
I settori di attività IAI sono gli stessi su cui insiste la Strategia dell’Unione Europea per la Regione Adriatico-Ionica (EUSAIR), una delle quattro strategia macro-regionali lanciate dall’Unione Europea nel 2014 (insieme alle strategie per la regione alpina, per la regione danubiana e per la regione baltica) e strutturata attorno a quattro pilastri: crescita blu; connettività; sostenibilità ambientale e qualità dell’ambiente; turismo sostenibile.
Nell’ambito del proprio Progetto “Progetto L'Europa delle Scienze e della Cultura”, Borghi d’Europa ha così organizzato la propria partecipazione a questi importanti eventi internazionali:
28 Agosto presso l’ Enoteca di Cormons : incontro sui temi:  “Sostenibilità e Ricerca scientifica nella filiera agroalimentare” e 27 Ago a Trieste, presso Headquarters Esof2020sulle tematiche: “Sostenibilità e Ricerca scientifica nelle attività produttive”, in cui si affronteranno specificamente i temi riguardanti la sostenibilità nell’ambito finanziario, energetico e dell’acquacultura.

sabato 20 giugno 2020

100% Valposchiavo, inaspettatamente sostenibile

 

La rete internazionale Borghi d'Europa sviluppa con il progetto 'L'Europa delle Scienze e della cultura', il tema della sostenibilità.
All'interno del Percorso La Montagna dell'informazione, i giornalisti e i comunicatori hanno
dato vita agli scambi culturali delle Terre di Confine.
Così la Valtellina e la Valposchiavo sono state inserite nei percorsi di informazione, che si sono
concretizzati in questi giorni in una attenta visita alla Valposchiavo, dopo la riapertura delle frontiere.

" Grazie alla stretta collaborazione tra i settori dell'agricoltura, della trasformazione delle materie prime e della gastronomia,in valle si sono create delle catene di valore chiuse che vanno dalla produzione,alla lavorazione fino al consumo del prodotto.L'obiettivo è quello di aumentare il valore
aggiunto generato dal turismo e distribuirlo tra i vari settori economici della valle,contribuendo così allo sviluppo economico sostenibile dell'intera regione."

Il 94% delle superfici agricole vengono coltivate da aziende agricole certificate BIOSUISSE.La
Valposchiavo, con una tale percentuale di agricoltura biologica,è una realtà unica in Svizzera.

Un prodotto può essere a marchio "100% Valposchiavo"® esclusivamente se il prodotto stesso (nel caso di materie prime come latte, carne, frutta, verdura, ecc) oppure tutti i suoi componenti (nel caso di prodotti composti come salumi, yogurt, prodotti da forno, ecc) provengono interamente dalla Valposchiavo.
Un prodotto può essere a marchio “Fait sü in Valposchiavo”® se viene prodotto in Valposchiavo. Il prodotto deve sottostare almeno ad un processo di lavorazione principale in Valposchiavo e almeno il 75% del valore aggiunto deve essere generato in Valposchiavo.

13 sono gli alberghi/ristoranti che hanno firmato la Charta 100% Valposchiavo ; oltre 150 i prodotti
100% Valposchiavo ; oltre 60 aziende fanno parte del progetto ; oltre 50 sono i prodotti 'Fait su in Valposchiavo'.
100% Valposchiavo” - Valposchiavo

venerdì 29 maggio 2020

Valposchiavo : all'Agriturismo Miravalle a Brusio



Marco Domenico Triacca,nume tutelare  dei Vini La Perla di Tresenda di Teglio, ci aveva suggerito (da buon valposchiavino doc), a Brusio, l'Agriturismo Miravalle.

Piacere con vista
Non è  un caso che l'Agritursmo Miravalle si chiami così : gode infatti di una splendida vista sulla
parte meridionale della valle, sul viadotto elicoidale e,oltre, fino alle alpi bergamasche. Nessun traffico stradale distruba la quiete,soltanto il lieve rumore dei mestoli nelle pentole proviene dalle cucine.Una leccornia proposta da Barbara e Davide Migliacci sono i panzerotti dello sche.La ricetta
esatta è segreta,non resta che provarli."
(da Valposchiavo,by TransHelvetica).

Agriturismo Miravalle
La Presa
CH-7743 Brusio [GR]
+41 81 846 55 22
info@miravalle.ch
Agriturismo Miravalle, Brusio – Prezzi aggiornati per il 2020



Valposchiavo Turismo

CH-7742 Poschiavo
T +41 81 839 00 60
E info@valposchiavo.ch

Valposchiavo : un salto a Raselli Sport


 

Marco Domenico Triacca,nume tutelare  dei Vini La Perla di Tresenda di Teglio, ci aveva suggerito (da buon valposchiavino doc), a Le Prese, Raselli Sport.

Certamente la nostra segnalazione aggiunge ben poco ai meriti di questo splendido locale,
ma lo inserisce in un progetto europeo di ampio respiro.

Situato in un edificio costruito nel 1856 e ristrutturato a maggio 2016, il Raselli Sport Hotel a conduzione familiare da 4 generazioni si trova nel centro di Le Prese, nella Valposchiavo, di fronte alla stazione ferroviaria del Bernina (Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO) e a 200 metri dal Lago di Poschiavo.

" Da Raselli Sport - si legge nella guida Valposchiavo, realizzata da TransHelvetica, la rivista di viaggio -,si mangiano pizze cotte col forno a legna e base di farina locale o specialità prodotte per
la maggior parte da Reto Raselli,l'azienda bio di erbe per eccellenza della Valposchiavo"

Indirizzo: Via Principale 732, 7746 Poschiavo, Svizzera
Telefono: +41 81 844 01 69

Galleria immagini di questa struttura



Valposchiavo Turismo

CH-7742 Poschiavo
T +41 81 839 00 60
E info@valposchiavo.ch
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giovedì 7 maggio 2020

La Via dei Norcini di Borghi d'Europa nella Sinistra Piave : Macelleria da Robert




Borghi d'Europa ha inserito nel Percorso Internazionale La Via dei Norcini la Macelleria
da Robert a Farra di Soligo (TV).
Nel 2015, dopo una visita gustosa, il report dei giornalisti su Giallo Zafferano :

Salumi “de na volta” – Macelleria Robert

A Farra di Soligo, in via del Sole, è situata la macelleria da Robert, il cui nome deriva dal titolare definito dalla moglie Renata “un pò strambo”. Ma se così non fosse, non troveremo probabilmente una carne così eccellente e di qualità.
Ciò che caratterizza la macelleria è infatti la tanta passione che Robert mette nel suo lavoro e la semplicità: partendo da questi presupposti Robert seleziona carni esclusivamente nazionali, che vengono lavorate in modo assolutamente naturale seguendo i metodi di una volta, come si faceva nelle vecchie case contadine. L’uso minimo delle spezie permette di assaporare il gusto del prodotto iniziale. Solo così si capisce infatti la qualità delle carni lavorate in questa macelleria.
Ecco allora svelato l’altro punto di forza: Robert lavora in prima persona le carni e i salumi che vende, cosa che ormai è raro trovare nelle macellerie, poichè è molto importate stare al passo con le leggi e i certificati richiesti a livello sanitario.
Menzion particolare alla sopressa e alla pancetta (così buona che Robert ci ha svelato il segreto di tanto successo, un tocco di salame; potremo dire che si tratta del colpo di genio di un artista).
Accanto ai salumi e carni artigianali, nella bottega troviamo molti prodotti di complemento, selezionati con cura dai titolari: prodotti diversi da quelli che troviamo nei classici supermercati.

Macelleria da Robert - Home | Facebook

domenica 3 maggio 2020

I Percorsi Internazionali di Borghi d'Europa nella Sinistra Piave : Refrontolo



Borghi d'Europa aveva inserito Refrontolo nei Percorsi Internazionali, in occasione 
dell'Anno Europeo del Patrimonio Culturale (2018).
L'inserimento del Mulinetto della Croda negli itinerari, aveva portato i giornalisti
e i comunicatori a indicare nel Panificio Piol, una delle 'soste' gustose della rete per
i Mulini del Gusto e le Vie del Pane.....


 A Refrontolo, giusto giù dalla riva che porta verso Solighetto (via Costa al civico 1), troverete un pezzo della storia del paese: il panificio Piol. In anni e anni di percorsi vagabondi alla ricerca del buon pane artigianale,siamo sempre venuti qui, per chiedere il pane necessario alle degustazioni. Un `vizio´ che sa ormai di storia, visto che il tempo non ha intaccato la qualità delle produzioni. In questi ultimi anni vi è stata una grande rivalutazione del pane come alimento: il pane ha saputo (grazie al sacrificio e all´impegno di tanti artisti-artigiani), `tenere duro´.
Qui al panificio Piol viene interpretato al meglio, con una `carta´ che privilegia diverse farine, diversi commenti, al mutare delle stagioni e secondo fantasia.
Il Panificio è conosciuto ed apprezzato anche per la produzioni di dolci da forno e biscotti : buona farina non smente !

PER IL NOSTRO COMUNE 

sabato 2 maggio 2020

A Santa Maria del Piave, tra i Percorsi della Fede e la Via dei Norcini



I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno dedicato alcune delle tappe dei

Percorsi Internazionali di Borghi d'Europa a Santa Maria del Piave (Mareno di Piave)
Santa Maria del Piave era un ospedale-monastero cistercense nell'attuale provincia di Treviso. In origine sorgeva presso l'omonima frazione di Mareno di Piave (l'antica località Talpon) e in seguito fu riedificato nella vicina Lovadina di Spresiano. Borghi d’Europa ne ripropone la storia, all’interno del viaggio nelle Terre della Piave.
Il monastero si trovava in un'area assai battuta dai traffici, presso una zona di guadi posta sul medio corso del Piave e all'incrocio tra le strade Ungaresca e Alemanna. Compito dell'istituzione era infatti dare ospitalità a mercanti, pellegrini e viandanti in genere che vi transitavano.Santa Maria del Piave sarebbe stata fondata (o rifondata) attorno all'anno Mille e in origine fu gestita da una congregazione diversa dai cistercensi. La sua importanza era cresciuta all'epoca delle crociate, con l'aumento dei pellegrinaggi verso la Terra Santa. In concomitanza, nobili ed ecclesiastici ne avevano accresciuto le ricchezze attraverso donazioni, mentre vari ordini militari e lo stesso pontefice ne avevano garantito la protezione. Da Santa Maria dipendevano varie chiese poste lungo il Piave e il Livenza.
Nel 1229, essendo il complesso decadente sia dal punto di vista materiale che spirituale, papa Gregorio IX lo affidò ai cistercensi dell'abbazia di Follina, scelta che risultò felice per un certo periodo. A determinare la fine dell'istituzione furono però altri eventi: la diminuzione dei pellegrinaggi, le razzie degli eserciti di passaggio e, soprattutto, le disastrose piene del Piave. Significativa fu quella del 1368, quando il fiume mutò il suo corso e il monastero finì per trovarsi nel mezzo di un'isola. Poiché il Piave fungeva (e funge tuttora) da confine fra le diocesi di Ceneda e di Treviso, l'istituzione passò dal controllo dell'una all'altra.
Alle inondazioni si aggiunse la decadenza spirituale. Distrutto da un'altra terribile ondata, nel 1459 l'abate commendatario Venceslao da Porcia lo fece ricostruire sulla sponda destra, presso Lovadina. Tuttavia la mancanza di monaci portò, alla fine del XV secolo, all'unione con il monastero femminile di Santa Maria degli Angeli di Murano.


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Tratto dalla Rivista quadrimestrale di studi vittoriesi - IL FLAMINIO n°9 - 1996 - Edita dalla Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane


PIER ANGELO PASSOLUNGHI. Studioso e ricercatore di storia veneta,esperto di storia religiosa per cui collabora a varie riviste nazionali, ha curato varie pubblicazioni, in particolare di Storia e Bibliografia della Sinistra Piave.


"....S. Maria del Piave, antico ospedale sorto presso un'importante zona di guadi
sul medio corso del fiume.
Inizialmente si trattò di una chiesa con funzioni ospedaliere affidata ad una
comunità di cui non si conosce la regola professata. Nato o rinato attorno al
Mille nel fervore della ripresa religiosa e commerciale,fra i suoi compiti c'era
l'ospitalità a viandanti,pellegrini e mercanti che guadavano il Piave.
Sorto all' incrocio tra le vie ungarica e alemanna presso un boschetto di pioppi in località (appunto) Talpon non distante da Mareno, l'ospedale aveva accresciuto la propria importanza all'epoca delle Crociate allorché si era trovato sul percorso via terra per la
Palestina. Nel 1120 i conti di Treviso, di Colfosco, di Ceneda ed i signori da Montaner ne
avevano congiuntamente fatto oggetto di importanti donazioni e ben presto, a garantirne la protezione dagli appetiti degli ordini militari che ne avevano tentato il rilevamento, erano arrivate le bolle di protezione papale. Fra le chiese dipendenti per lo più dislocate lungo il Piave che papa Lucio III nel 1177 aveva posto nel patrocinioapostolico, ne figuravano
pure alcune presso il Livenza: si trattava in quest'ultimo caso delle cappelle di
Santo Stefano di Meschio (Pinidello) e San Gottardo di Cordignano.
Poichè agl'inizi del Duecento, l'ospedale risultava in piena decadenza spirituale
e materiale, nella primavera del 1229 papa Gregorio ne aveva disposto la
riforma, affidandolo al controllo dell'abate di Follina. L'arrivo di monaci del non
distante monastero della pedemontana produsse gli effetti desiderati, inducendo
quelli che vi vivevano già ad accettare la regola cistercense tanto che ben presto
la casa plavense potè riprendersi.
La perdita d'importanza rispetto ai flussi verso la Terra Santa del secolo
precedente e i distruttivi passaggi d'eserciti dovuti alle continue guerre che tra
Due e Trecento coinvolsero la Marca gravando sui guadi, finirono però col farsi
ben presto sentire in forma negativa. I maggiori danni venne però ad arrecarli il
Piave con le sue piene distruttive: nel 1368 un' onda del fiume più violenta del solito
completamente circondò l'area ove sorgevano le fabbriche, riducendolo ad isola.
Sorto in diocesi di Ceneda sulla sponda sinistra, il monastero si trovò così in
mezzo al guado, tanto che finì col venir indicato appartenere ora alla diocesi di
Ceneda, ora a quella di Treviso. Colpito da ulteriori inondazioni, ed ormai in
piena crisi vocazionale, a metà Quattrocento subì una pesantissima distruzione
che lo abbattè dalle fondamenta. Il commendatario Venceslao da Porcia ne
ricercò nel 1459 pronta riedificazione presso la più sicura riva destra a
Lovadina, ma essendo le nuove fabbriche rimaste vuote per mancanza di
monaci, a fine secolo il suo beneficio economico venne unito alle monache di S.
Maria degli Angeli di Murano."
home - Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto

La Bottega dei Ricordi
La Via dei Norcini : i salumi dell’Azienda Dino ed Alberto Marcon a Santa Maria del Piave
Il Viaggio del gusto di Borghi d’Europa lungo la Piave,ha condotto i giornalisti e i comunicatori
a visitare l’azienda agricola di Dino ed Alberto Marcon, a Santa Maria di Piave.
Le Piccole Produzioni Locali (PPL) sono aziende alimentari con un ridotto circuito commerciale
che realizzano prodotti alimentari tradizionali del territorio veneto.
Grazie a un sistema integrato fra aziende e sanità pubblica la Regione Veneto garantisce che i
prodotti delle aziende PPL vengano realizzati nel rispetto di standard qualitativi e norme sanitarie.
I prodotti derivano dalla lavorazione della carne dei maiali allevati in azienda. Le fasi di lavorazione cui sono sottoposti, rispettano gli usi e le tradizioni di un tempo e prevedono il solo impiego di ingredienti come il sale, il pepe e gli aromi naturali, senza l’aggiunta di conservanti come nitriti e nitrati.
Le macellazioni vengono fatte soltanto in alcuni periodi dell’anno, da ottobre a marzo.
È possibile effettuare visite per conoscere i produttori e la natura dell’azienda, caratterizzata da piccole produzioni naturali.
La degustazione delle eccellenze di casa è avvenuta nel corso della registrazione di una puntata della trasmissione multimediale L’Italia del Gusto.
L’azienda è stata così inserita nel percorso d’informazione de Le Vie dei Norcini.
Prodotti
Cotechino, cotechino con lingua, lingua con muscolo, ossocollo, pancetta, salame, salsiccia, sopressa, sopressa con filetto.

lunedì 27 aprile 2020

Borghi d'Europa presenta il 2020 di Milano,Vetrina del Buon e Bello Vivere




La rete internazionale Borghi d'Europa ha presentato il programma delle iniziative di informazione
del progetto 'L'Europa delle Scienze e della Cultura' (Patrocinato dalla IAI,Iniziativa Adriatico Jonica e da ESOF2020 ,Trieste Città europea della Scienza), a Milano,Vetrina del Gusto.
30 settimane che comprendono eventi internazionali (fra i quali spicca la conferenza stampa di
presentazione di ESOF2020 e di Expo Dubai 2020) , gli incontri con gli Enti Nazionali del Turismo e le rappresentanze consolari di Croazia,Slovenia,Albania e Macedonia del Nord (Paesi che aderiscono alla IAI) ; la presentazione dei percorsi del buon e bello vivere nelle Terre del Sud ( Abruzzo, Molise,Puglia,Basilicata e Calabria), in locali e contesti di Milano ; lo sviluppo dei progetti in Lombardia ( Valtellina, Terra di confine e OltrePo Pavese), in Emilia Romagna, in Friuli Venezia Giulia e nelle Marche ; l'individuazione dei luoghi e delle 'soste' dei 10 Percorsi Internazionali, presentati nel 2019 presso l'Ufficio di Rappresentanza del Parlamento Europeo.
“ Un programma intenso, che reinventa Milano come crocevia dei progetti e delle iniziative di
un'altra Europa e di un'altra Italia, autentica capitale dell'informazione, attenta ai valori e ai
principi della sostenibilità, fuori dalle logiche di regime e finalmente orientata ad ascoltare le
esperienze vive della comunità civile “.
Le parole di Renzo Lupatin, presidente di Borghi d'Europa, descrivono con una mirabile sintesi,
l'impegno della rete.

venerdì 3 aprile 2020

Vie d'Alt di Prepotto scelta da Borghi d'Europa




E' stato Gunnar Cautero,nume tutelare dell'Osteria della Stazione l'Originale di Milano, a
parlarci dell'azienda agricola Vie d'Alt,in uno dei molti incontri che Borghi d'Europa ha
organizzato per 'raccontare' le storie dei territori ai giornalisti della stampa nazionale.
Così l'inserimento di Prepotto nei Percorsi Internazionali (segnatamente Eurovinum, il
Paesaggio della vite e del vino), ha avviato il dialogo con le aziende della Associazione
Produttori di Schioppettino di Prepotto.
Cento anni di storia- – racconta Mara,una delle figlie del titolare Bruno Venica-, accompagnano 
lo sviluppo dell'azienda Vie d'Alt , che si  trova a Prepotto,
dove fiorisce la vite, oggi raccogliamo i frutti. Sono i nostri vini: profumati, genuini, generosi, 
eleganti. E parlano friulano. 
“Vie d’Alt” infatti  è la voce della terra, è il nome del nostro primo vigneto, la “Via Alta”, 
acquistato dal fondatore Venica Antonio nel lontano 1915.
 
La famiglia è la nostra forza. Siamo tre sorelle con la stessa passione: Nadia con Luca, Mara con 
Christian e Giulia, la quarta generazione  che guarda al futuro, senza però dimenticare le tradizioni 
tramandate dai genitori Bruno e Paola.
La nuova cantina è il cuore pulsante del nostro giardino: 18 ettari a vigneto sulle colline che 
incorniciano Prepotto, nella DOC“Friuli Colli Orientali, zona altamente vocata alla viticoltura di 
qualità grazie al suo microclima e alle caratteristiche uniche del terreno.
 
Perché la verità è che amiamo fare quello che facciamo: vendemmiamo le nostre uve a mano, 
proteggiamo fauna e flora limitando l’uso di
insetticidi, da anni non utilizziamo erbicidi, prediligiamo gli equilibri e i ritmi naturali della natura, 
con una viticultura ragionata a basso impatto ambientale. E soprattutto detestiamo la fretta, la 
terra richiede pazienza!
Ma anche energia: la nostra è “pulita” perché da 2008 abbiamo installato pannelli solari e 
fotovoltaici. Inoltre grazie ai nostri residui di potatura riscaldiamo le nostre cantine con la caldaia 
a cippato.
Un autentico dono della Natura per le vigne di VIE D’ALT- è la ponca che gioca un ruolo 
importante per il mantenimento della qualità dei vini… In origine, la ponca è di colore grigio-
azzurro ma muta in grigio-giallastro in presenza di agenti atmosferici. Sgretolandosi, si trasforma
in terreno argilloso capace di trattenere l’acqua, un vantaggio per le vigne durante i periodi di 
siccità. 
Inoltre, il colore chiaro della ponca permette al terreno un moderato assorbimento di calore 
durante le giornate estive. 
La lenta maturazione dell’uva è perciò agevolata anche
dal ridotto sbalzo termico di temperatura del terreno tra il giorno e la notte.
 
Inoltre, le sostanze nutritive presenti nella ponca, ricca di calcio, magnesio, fosforo e potassio, 
forniscono alla pianta sostanze minerali vitali per consentire una crescita sana e duratura delle viti. I
In Friuli Colli Orientali, per merito di questo terreno sono ottime anche le condizioni
per l’evoluzione delle componenti aromatiche e per la buona l’acidità dei vini.”

E, a dire il vero, il buon risultato lo si coglie nel bicchiere.
Parliamo dello Schioppettino,vitigno autoctono di Prepotto:
Un vino elegante e versatile. Al naso esprime le tipiche note di pepe verde e di piccoli frutti rossi. 
In bocca è ampio e persistente.
Se invecchiato è perfetto con carni alla brace,selvaggina o formaggi stagionati.
Bevendolo si comprende bene perchè Luigi Veronelli ne fosse un convinto sostenitore :
quarant'anni dopo lo Schioppettino di Prepotto è per davvero un grande vino rosso, venduto in 
tutto il mondo, pluripremiato,
con un'associazione di produttori che lo tutela e lo promuove!
Vie d'Alt è perfettamente inserita in questo percorso di eccellenza.
Messaggi altrettanto puliti, che arrivano diritti, senza sottintesi.
E' proprio quello che Borghi d'Europa ricerca!