mercoledì 21 ottobre 2015

Miele e formaggi marchigiani: protagonisti d’eccellenza Segreti e pregi di un abbinamento sano e genuino

Il consumo del formaggio nell’alimentazione italiana è particolarmente gradito e molto diffuso ed anche in questo settore la produzione regionale marchigiana vanta una lunga e consolidata tradizione. Il tagliere dei formaggi comprende il pecorino (in realtà ne esistono più di cento tipi, ognuno che riflette la maestria del produttore), accomunati dall’uso del latte ovino crudo appena munto e dal caglio, che deve essere naturale di agnello o capretto. Sono inoltre da ricordare anche i formaggi di latte di capra, che vantano specialità quali il caprino al lattice di fico, per il quale sono impiegati attrezzi di legno e caldaie in rame stagnato per preservare la microflora batterica autoctona.
Non mancano le specialità come il pecorino fatto stagionare in botti di rovere, barili o tini o il Formaggio di Fossa, tipico delle provincie più a Nord, che si caratterizza per la stagionatura in fosse scavate nella roccia. La Caciotta di Urbino, detta anche Casciotta, tra i formaggi più conosciuti delle Marche, ha ottenuto la DOP. Si riconosce per la sua pasta friabile, semicotta, ottenuta lavorando latte di pecora e vaccino, con l’aggiunta di caglio e lieviti nobili. Segue una breve stagionatura.
Ancora troviamo il formaggio al tartufo, l’Ubriacone, ottenuto aggiungendo all’impasto vinacce di uve autoctone del territorio anconetano o il pecorino ubriaco alla Vernaccia di Serrapetrona. Delicato, dal piacevole profumo è anche il formaggio foglia di noce.
Questo e molto altro è stato illustrato negli appuntamenti con i “Giovedì del gusto” organizzati da Regione Marche a Milano nel contesto del Fuori Expo 2015, che hanno visto la partecipazione di diverse aziende agricole che hanno così avuto l’opportunità di presentare le loro produzioni con tutto l’entusiasmo e la competenza che, solo chi lavora con amore per il proprio territorio e rispetto per le tradizioni, può fare.

lunedì 19 ottobre 2015

FRUTTA: TUTTI I COLORI DELLE MARCHE Le novità di un settore tra Biologico, Biodiversità e Lotta integrata

…. Che l’Italia sia un grande produttore di Kiwi, è abbastanza noto, ma… dove si coltivano? Nelle Marche. Questo è quanto è emerso durante l’incontro dei “Giovedì del Gusto” dedicato alla Frutta ed organizzato da Regione Marche nel contesto del Fuori Expo di Milano.
Ad Ortezzano, nella zona della Valdaso, ha infatti sede l’azienda Agricola Cruciano che produce oltre 300 tonnellate di Kiwi all’anno. Da oltre 25 anni questi frutti vengono coltivati e diffusi in tutta Italia, sia come frutta fresca, sia come confetture e marmellate di ottima qualità.
….Ma la Valdaso è nota soprattutto per la coltivazione della pesca. Nel panorama frutticolo regionale la realtà della Valdaso rappresenta uno dei siti più importanti per il settore ed è anche una delle risorse che più caratterizzano questo territorio. La pesca della Valdaso trova condizioni ambientali particolari, che ne esaltano notevolmente le caratteristiche organolettiche e qualitative. I frutti risultano assai gradevoli al gusto, ricchi di vitamine e sostanze antiossidanti, indispensabili per il nostro organismo.
Fra i maggiori produttori l’Azienda Agricola Acciarri che oggi si dedica anche alla produzione delle vaschette pronte all’uso, proprio a base di questi meravigliosi frutti.

lunedì 12 ottobre 2015

OLIO, ENERGIA PER LA VITA. Gli oliomonovarietali marchigiani e.... non solo

Particolare interesse ha riscosso, nell’ambito del “Giovedì del Gusto” di Regione Marche, l’assaggio dell’olio monovarietale. La dott.ssa Barbara Alfei (capo-panel olio di Assam-Regione Marche) ha, infatti, condotto i presenti in una vera e propria degustazione di olio, fornendo dettagliate spiegazioni su come si assaggia un olio monovarietale.
L’esame visivo è tralasciato, poiché colore e limpidezza non sono correlati alla qualità dell’olio, non devono pertanto avere alcuna influenza psicologica sull’assaggiatore. Segue la fase olfattiva, durante la quale si cerca di percepire tutti gli odori, in particolare, il fruttato di oliva verde oppure maturo, di diversa intensità, accompagnato da sentori positivi, quali foglia o erba appena falciata, mandorla fresca, carciofo/cardo, pomodoro, mela, frutti di bosco, erbe aromatiche, frutta matura, altro.
Si passa poi all’esame gustativo, mettendo in bocca una quantità di olio pari ad un piccolo cucchiaio; si fa roteare l’olio in bocca, in modo che venga a contatto con le papille gustative, per apprezzare le diverse sfumature del gusto, in particolare l’amaro, in fondo alla lingua, prima della deglutizione, che può essere più o meno intenso e persistente, e soprattutto positivo in quanto legato alla presenza di sostanze fenoliche; quindi si vaporizza l’olio nella cavità orale aspirando aria tra i denti (“strippaggio”), al fine di percepire i composti aromatici e la sensazione tattile del piccante in gola, anch’essa estremamente positiva, in quanto correlata alla presenza di polifenoli. In bocca viene valutata anche la fluidità, legata alla composizione in acidi grassi, in particolare al contenuto in acido oleico ed al rapporto insaturi/saturi, con importanti risvolti sugli aspetti non solo sensoriali, ma anche nutrizionali.
L'olio infine viene espulso e si valutano attentamente tutte le sensazioni che persistono dopo l’assaggio. Tra un campione ed il successivo, si mangia uno spicchio di mela per pulire la bocca.
L’esperienza è stata particolarmente apprezzata dai presenti che hanno così imparato come valutare efficacemente un olio, le sue caratteristiche organolettiche e le sue qualità.
Un percorso sensoriale che coinvolge il pubblico e che davvero non delude mai, nonostante le sue numerosissime repliche.

giovedì 1 ottobre 2015

‘Comunicare per Esistere’ è partito da Conegliano, da Caffè Local

Le giornate di informazione di ‘Comunicare per Esistere,Stati Generali della Comunicazione Territoriale’, hanno aperto i battenti giovedì 17 settembre a Conegliano, presso il ‘salotto’ di Caffè Local, in via Lourdes.
Da qualche settimana, infatti, i commercianti e gli artigiani della zona sono impegnati a promuovere iniziative di informazione,capaci di trasmettere ai cittadini tramite i media notizie utili.
L’incontro è servito a presentare la ‘squadra’ degli imprenditori che è intervenuta nei giorni successivi in Istria, per presentare le eccellenze di Conegliano e della Sinistra Piave.
Una degustazione dei prodotti proposti dagli operatori locali ha ‘chiuso’ l’appuntamento.
I pasticci ‘artigianali’ di Marina (Pasta e Dintorni) ; i salumi (sopressa con il filetto e prosciutto Daniel) della Macelleria Edoardo Zambon ; i prodotti tipici di Giuseppe di Verso Sud ( dalla Puglia) ; i vini dell’azienda agricola Toni Doro ; il pane di Gianni Pellegrinet ; il caffè (come lo vuoi tu!, recita l’azzeccato refrain) di Caffè Local.
Ospiti della serata Roberto ed Eros, per raccontare come attraverso il PandaRaid (che parte da Madrid e continua nelle coste africane), si arriva a donare materiale scolastico e cartoleria ai bimbi di quelle regioni troppo spesso dimenticate.