giovedì 22 dicembre 2022

Eurovinum : I vini di Villa Bucci - La degustazione a GoWine a Milano

 


I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa promuovono il Percorso Internazionale Eurovinum, nel quadro del progetto L'Eiuropa delle scienze e della cultura, patrocinato dalla IAI (Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica),.

La partecipazione all'evento di GoWine all'Hotel Melià a Milano per la presentazione di Cantine d'Italia 2023 (guida per l'enoturista), ha portato alla degustazione del Verdicchio dei Castelli di JesiClassico Riserva di Villa Bucci.


LA TENUTA PONGELLI

"La nostra famiglia si occupa di agricoltura dal 1700 ed è originaria di Montecarotto, uno dei Castelli di Jesi, nella regione Marche. L' Azienda Agricola ha una superficie di circa 350 ettari e una produzione diversificata: grano duro e tenero, mais, bietole da zucchero, piselli, colture da seme, girasoli. I Vigneti di Verdicchio del Castelli di Jesi DOC coprono circa 25 ettari in zona DOC Classica. Più 6 ettari di uve rosse Montepulciano e Sangiovese che rientrano nella DOC del Rosso Piceno. Produciamo circa 700/800 quintali di Verdicchio all’anno e 300 quintali di Rosso, solo con uve provenienti dai nostri vigneti. Produciamo anche circa 20/25 quintali di olio d’oliva extravergine, solo da olivi di nostra proprietà. Da sempre coltiviamo Vitigni e Oliveti solo con tecniche biologiche e da oltre 20 anni siamo certificti in coltura biologica (organic growing)."

Il Villa Bucci è un bianco con caratteristiche da "rosso" e come i rossi deve essere trattato, soprattutto per la temperatura di servizio che non deve essere ghiacciata ma appena fresca specialmente nelle annate più lontane, possibilmente con la bottiglia aperta almeno mezz'ora prima. Infatti il vino, affinato a lungo in botte e bottiglia, modifica la struttura dei profumi che da primari (uva e fiori) diventano secondari e terziari: spezie, erbe aromatiche, officinali, minerali, ecc. Come avviene per i grandi vini rossi il VILLA BUCCI ha,bisogno di respirare, e il freddo li chiude.







"Abbiamo imbottigliato le seguenti annate: 1983, 1985, 1987, 1988, 1990, 1992, 1994, 1995, 1997, 1998, 1999, 2000, 2001, 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2012, 2013, 2014."

domenica 18 dicembre 2022

La Via delle Buone Cose – Pasticceria Al Dolce Sorriso, a Biancade

 



 

Ci siamo ricordati (grazie anche al suggerimento di Alvise Tomasi, nume tutelare de La nostra pizza di Mignagola di Carbonera), della Pasticceria Al Dolce Sorriso, in quel di Biancade.

Un ricordo legato alle nostre terne peregrinazioni alla ricerca degli inediti del buon e bello vivere.


Ebbene, anche in questo caso, ne vale la pena.

Borghi d'Europa costruisce nel 2023 il Percorso Internazionale Le Buone Cose, ispirato alla storica guida del giornalista Luigi Veronelli che per anni aveva certosinamente tracciato un itinerario autentico di 'indirizzi di gola'.


La tappa Al Dolce Sorriso avviene anche per comunicare a Federico ed Elisa di essere stati scelti

per il nuovo Percorso.


"Amiamo la genuinità del prodotto. La pasticceria come quella di una volta : ingredienti semplici e sani "


Un messaggio chiaro.

"Abbiamo scelto di lavorare con il lievito madre, senza forzature. Il naturale ha i suoi tempi,

bisogna rispettarli."


Così Elisa e Federico propongono i classici dolci di Natale (panettone e pandoro),cercando ogni anno di offrire soluzioni diverse e creative.


Per esempio per i panettoni vi sono le versioni noci caramello, lamponi e cioccolato, pistacchio (rigorosamente di Bronte!),arancio e uvetta.


Il pandoro profuma di vaniglia (di qualità) e può essere concepito con il cioccolato e il cacao, non 'aggiunti', ma inseriti nell'impasto.


Insomma, come dice Federico, " bisogna crederci, sperimentare ed avere il coraggio di sbagliare".

"Di sicuro tanto lavoro, tanta passione e precisione nel rispetto dei tempi del Lievito Madre.

La qualità si sente. L'amore che c'è, anche "


Che dire di più ?


sabato 26 novembre 2022

Percorso Internazionale I Mulini del Gusto e le Vie del Pane e della Pizza – Il Molino Bigolin Giovanni a Rossano Veneto (VI)

 



I Percorsi Internazionali di Borghi d’Europa

Progetto L’Europa delle Scienze e della Cultura

Patrocinio IAI (Iniziativa Adriatico Jonica, Forum

Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica)

ed ESOF2020 Euroscience Open Forum Trieste Capitale Europea della Scienza

La rete Borghi d’Europa ha deciso di un creare un percorso

dedicato ai temi dei Mulini,delle Vie del Pane e delle Vie della Pizza, tra

le grandi iniziative di informazione del progetto.

Il circuito organizza e promuove dei percorsi per mettere a confronto idee,

progetti, capaci di seguire il filo logico della valorizzazione rispettosa degli

equilibri sociali culturali e ambientali dei territori di riferimento.

Sono previsti incontri e stages di informazione nei territori,per raccontare a

giornalisti e comunicatori le storie dei borghi e delle loro culture.

Ogni ‘tappa’ tocca i luoghi, le storie, i protagonisti della filiera agroalimentare.

Il progetto è stato presentato nell’aprile del 2019 presso la sede del Parlamento

Europeo di Milano.

Il Percorso d’informazione :

La Via del Pane dell’Appennino Bolognese ; Il Mulino Natante di Revere

(Comune di Revere ) ; La Valtellina ; I Mulini del Veneto Orientale (VE);

L’Ecomuseo delle Acque del Gemonese (Friuli Venezia Giulia) ;

Il Molino Bigolin (Rossano Veneto) ; Patto di filiera della farina del Friuli

Venezia Giulia per la produzione di farine e derivati di alta qualità ma

economicamente accessibili a tutti, prodotte con

metodi sostenibili e svincolati dalle leggi di mercato ( Dolegna

del Collio) ; Croazia : Rastoke,il Villaggio dei Mulini; Austria :Villaggio dei mulini , Gschnitz ;

Canton Ticino (Svizzera) : I Mulini della Val di Muggio (Mendrisiotto);

San Marino : Il percorso degli antichi mulini di Canepa ; Slovenia : Mulino Kukovicic

Paesi partecipanti : Italia,Croazia,Slovenia,Svizzera,Austria,San Marino

Polonia

Lo Sviluppo :

  1. Realizzazione di incontri di informazione aperti alla partecipazione di

giornalisti e comunicatori ( stampa nazionale e locale), imprenditori,

testimonial del settore.

Il format prevede una scansione ad interviste, domande-

risposte. Ad ogni tappa verrà realizzata una rassegna stampa multimediale

documentata (servizi informativi online e stampa ; video multimediali,rassegna stampa)

-Visite ad aziende locali che verranno inserite nel Percorso

  • Realizzazione di materiali didattici da donare alle comunità scolastiche dei territori ‘toccati’ dal Percorso

Il Molino Bigolin Giovanni esiste dal 1820

“ Dal 1820 la nostra passione per il vostro piacere – commenta Enrico Bigolin-.

Il molino di Rossano Veneto esiste dal 1820 e da allora la Famiglia Bigolin ha tramandato di padre in figlio la passione nell’arte di macinare il grano.

Oggi è molto difficile produrre farine buone e naturalmente saporite come quelle che macinavano i nostri nonni perché sono cambiate le tecnologie di macinazione, sono stati introdotti additivi chimico-organici che con il grano non hanno nulla a che fare e sono infine mutate le qualità dei grani stessi e la loro genuinità.

Con una particolare macinazione unita ad un’accurata scelta e miscelazione dei migliori grani, otteniamo farine fiore naturali, controllate costantemente in laboratorio.”

Il Molino propone farine per dolci, per la panificazione,farine per pizza,farine speciali, farine per uso casalingo e macina a pietra.

Le farine per pizza

I giornalisti e i comunicatori di Borghi d’Europa hanno sperimentato le farine per pizza negli

itinerari di informazione che riguardano il Percorso Internazionale.

“ Per davvero il refrain ‘la buona farina naturale’-osserva Renzo Lupatin, giornalista presidente di Borghi d’Europa-, non è uno slogan pubblicitario, ma una realtà concreta.

Tanto per fare un esempio le farine della linea “0” Pulcinella sono adatte ad impasti che richiedono tempi di lievitazione medio-lunghi (Nero, per pizze morbide e allo stesso tempo fragranti)), medi (Amaranto e Rosso, per pizze croccanti e fragranti e per pizze leggere e gragranti).”

La linea delle Farine macinate a pietra comprende la farina di grano tenero (Pulcinella Stone), la farina di farro biologico monococco Tipo2 e integrale ( con certificazione da agricoltura biologica proveniente da grani italiani),la farina di grano tenero integrale da grani italiani), la farina di grano tenero biologica Tipo1,Tipo2 e integrale (farina fiore di grano tenero con certificazione da agricoltura biologica proveniente da grani italiani con elevato tenore di priteine):

Vi è poi un’ampia scelta di farine (OV,OO,OSS,BioO,Integrale e Semi e cereali), per tutte le esigenze.

“ Ci ha interessato poi la Pulcinella Revolution, una miscela di farine adatta per pinsa,pizza in pala e pizza in teglia, proposta nella serata de Le Vie della Pizza a Vittorio Veneto,Borgo del Gusto”

Pulcinella Revolution è un’idea del Maestro Pizzaiolo Mauro Pozzer che ha creato questo pregiato mix di Farina di grano tenero di forza, Farina di Farro Monococco (il più antico dei cereali) e farina di riso, per dare più gusto e croccantezza al piatto unico più buono del mondo: La Pizza!

Infine la farina Integrale Fina o Grossa, speciale da taglio o per impasti che richiedono tempi di lievitazione medi, particolarmente indicata per pizze con più fibra ad alta digeribilità.

venerdì 11 novembre 2022

MILANO VETRINA DEL GUSTO: GOLOSARIA 2022

 





Milano, 9 Novembre 2022- Golosaria, la fiera enogastronomica voluta e promossa da Paolo Massobrio e Marco Gatti, è giunta alla 17° edizione e si è svolta come sempre negli ampi spazi del Mico-FieramilanoCity, perfetti per accogliere frotte di appassionati ed operatori.

Il tema dell’edizione 2022 è stato “Il Gusto della Distinzione”, intesa non solo come indice di unicità, ma anche come simbolo di restituzione al territorio in termini di welfare, sostenibilità e colleganza.

Come gli anni passati Golosaria è stata ben suddivisa per aree tematiche (Food, Wine, Cucine di Strada, Enoteca di Golosaria, Agorà, Wine tasting e Show Cooking), alle quali si è aggiunta l’area Mixo, dedicata al bere miscelato, con la presenza di una selezione di piccoli prodotti.

Borghi d’Europa ha partecipato a Golosaria per cercare di scovare delle realtà artigianali, capaci di trasmettere emozione e passione, oltre alla qualità.

Per la parte Food da sottolineare i prelibati salami (come la Sbriciolona, il Capocollo Stagionato, la Finocchiona e i salumi di selvaggina come quelli di Daino e Capriolo) di Poli Sapori di Cerreto Guidi nel Fiorentino e poi le Follie di Carlo Giusti, allevatore che con la sua Azienda Naturalistica Biologica La Vallata a Lajatico (Pi) produce delle vere chicche per il palato (salumi, ragù di Antico Gallo del Chianti, i patè, il Black Angus).

Dal Friuli, molto apprezzati il Prosciutto San Daniele Dop dell’Azienda La Glacere e la famosa Gubana (dolce di tradizione ricco di noci, nocciole, pinoli e uvetta) di Dorbolò di San Pietro al Natisone (Ud).

Restando tra i i dolci, davvero ampia e di grande qualità la gamma di prodotti (come i biscotti al limone, la colomba artigianale alla nocciola dei Monti Nebrodi e la crema spalmabile al pistacchio) de la Bottega Reale della Pastry Chef Isabella Catalano Ciancio di Tortorici (Me), cosi come sono d’alta qualità le arance provenienti dagli agrumeti di Amici delle Arance di Grammichele in Calabria.

Per l’area Wine invece Borghi d’europa si è concentrata su alcune interessanti cantine della Lombardia, del Piemonte, della Toscana, della Basilicata e della Calabria.

Per il Piemonte ottime le etichette di Villa Felice, Azienda situata nelle colline di Cassine (Al) e gestita dalla Donna del Vino Renata Cellerino e poi quelle di Cascina Bertolotto, azienda di Spigno Monferrato (Al), che conta anche un Wine Resort e condotta dalla famiglia Galantini.

In Lombardia sono state degustate con piacere le fini bollicine  di Cantina Ricchi 1930 di Monzambano, nei Colli Morenici Mantovani e i Pinot Nero espressivi e persistenti di Cordero San Giorgio, cantina dell’Oltrepò rilevata nel 2019 dalla famiglia Cordero, che lavora in biologico anche Barbera, Croatina e Pinot Grigio.

In Toscana apprezzati il Vermentino Bianco e Nero della Cantina Calevro di Massa Carrara e, dalle colline di Montalcino, sia il Rosso che il Brunello di Palazzo, vini di grande struttura e complessità.

Per il Sud Italia Borghi d’Europa promuove il Cabernet Sauvignon Basilicata Sciffrà della Cantina Giorni di Pignola (Pz) e il Cirò Bianco e il Calabria Rosso Brutio 2014 da uve Calabrese e Sangiovese di Barone di Bolaro di Reggio Calabria.

Nella nuovissima area Mixo, assolutamente pregevole la selezione di Vermouth Storico di Torino di Giulio Cocchi (famoso anche per le bollicine Altalanga), a base di vino ed erbe e spezie aromatiche.

Tutte queste realtà visitate e promosse da Borghi d’Europa a Golosaria 2022 riassumono perfettamente il tema del Gusto della Distinzione della rassegna in ogni sfaccettatura, rivelando una forte passione per i territori da parte di ogni singolo produttore.

Così va bene!

venerdì 7 ottobre 2022

Borghi d'Europa alla Trattoria Norge di Romano d'Ezzelino – L'Europa in tavola

 




Borghi d'Europa propone un viaggio nelle Terre Alte, da ottobre 2022 a febbraio 2023, per il Percorso Internazionale La Montagna dell'informazione.

L'iniziativa ha come obiettivo quello di 'informare chi informa', realizzando un percorso di conoscenza fatto di visite dirette, racconti di storie di luoghi, genti ed eccellenze.


A Romano d'Ezzelino i giornalisti e i comunicatori della rete hanno visitato la Trattoria Norge, ove Michela e Montassar, con il proprio staff, portano avanti una cucina di grande efficacia, legata profondamente alle tradizioni e alle eccellenze del territorio.


" Abbiamo voluto andare a tavola al Norge – commenta Renzo Lupatin, presidente di Borghi d'Europa -, in un giorno qualsiasi della settimana, al fine di cogliere negli oggettivi limiti di un menù di lavoro, il talento del ristorante."


La visita ci dà : la proposta di un piatto unico di grande impatto e un menù di due primi e due secondi.

Diciamolo subito : ci troviamo di fronte a piatti ben concepiti (anche nell'impatto visivo), semplicemente buoni, senza esagerazioni e con un occhio di riguardo alla qualità dell'accoglienza, senza riverenze untuose, ma in uno stile impeccabile, basato sulla colloquialità non invasiva.


Montassar è arrivato al Norge nel 2020, dopo 12 anni di esperienze in un noto ristorante della zona.

Oltre alla cucina di carne e selvaggina, propone anche il pesce, che gli giunge freschissimo da Mazara del Vallo dalla propria famiglia di pescatori.



"In un’atmosfera curata, elegante ed intima potrai assaporare i nostri piatti della tradizione, rivisitati in chiave moderna. La passione e la comprovata esperienza dello chef rendono speciali tutti i nostri piatti, sapientemente creati con ingredienti di primissima qualità. "


L'esordio in tavola con un ottimo chiaretto dell'azienda Santa Sofia di Pedemonte di Valpolicella.

Mirco, responsabile commerciale dell'azienda per la zona, ha poi proposto con le carni il Valpolicella Ripasso DOC Superiore.

"Di un bel rubino rosso, limpido e assai brillante, con unghia rubino-granata di ottima tenuta, ha naso deciso, con ricordi di amarene sotto spirito, prugne secche, pot pourri di fiori secchi, sottobosco, chiodi di garofano, rovere pregiato, cannella e radice di liquirizia: un profilo olfattivo ampio, avvolgente e aristocratico. In bocca mostra concentrazione, una texture tannica setosa e vellutata, un’acidità molto dinamica e un calibrato calore alcolico; di notevole intensità gustativa, chiude lungo e pulito."


Le cantine di Santa Sofia sono nella parte sottostante e a lato di Villa Santa Sofia, in passato conosciuta come Villa Serego. Iniziata nel 1560 su disegno di Andrea Palladio, la villa fu costruita su commissione di Marcantonio Serego, nobiluomo molto stimato e sposato a Ginevra Alighieri, anche se il grandioso progetto venne in realtà compiuto solo in piccola parte e ciò che si può vedere oggi è circa un terzo del disegno originale di Palladio.


La Trattoria Norge è stata inserita nelle Vie del Gusto del progetto L'Europa delle scienze e della cultura, patrocinato dala IAI -Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico ionica.

Ogni mese i giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa visiteranno il locale, che proporrà menù ispirati alla stagionalità e alle eccellenze del territorio. Le 'voci' dei produttori accompagneranno questo viaggio del gusto, che riscopre la trattoria come luogo di incontro e di conoscenza.




Comunicare per esistere

https://comunicareperesistere.blogspot.com/2022/10/borghi-deuropa-alla-trattoria-norge-di.html


Il Buon Vivere

https://ilbuonvivere.blogspot.com/2022/10/borghi-deuropa-alla-trattoria-norge-di.html




sabato 3 settembre 2022

La Bresaola di fassona piemontese e il Nebbiolo di Mariuccia Vini proposti dalla Macelleria Disegna di Merlengo a Vittorio Veneto,Borgo del Gusto

 


 


Nella terza giornata di informazione di Vittorio Veneto,Borgo del Gusto alla Osteria Dante da Buba,

la Macelleria Disegna di Merlengo (Treviso), ha proposto la bresaola di fassona di propria produzione.

La Macelleria Disegna è la #casadellapiemontese, carne controllata da una filiera tutta italiana! Il nostro prodotto di punta – racconta Lorenzo-, è la carne di Fassona Piemontese proveniente dalla nostra azienda agricola a Castagnole di Paese (TV) certificata CO.AL.VI “



Il Coalvi, Consorzio di Tutela della Razza Piemontese, è il primo organismo in Italia ad aver messo a punto un disciplinare di etichettatura volontaria sviluppato esclusivamente per la Razza Piemontese, approvato dal Ministero delle Politiche Agricole (IT007ET). Attivo fin dal 1984, il Coalvi, già marchio di qualità con Decreto Ministeriale 1° marzo 1988, con 1500 allevamenti e 250 macellerie certifica ogni anno 20.000 bovini le cui carni arrivano sulla tavola non soltanto con la garanzia di origine, ma anche con promesse di alta qualità.

In tempi più recenti, Coalvi è stato ente proponente di due ulteriori sistemi di certificazione, dei quali è divenuto capofiliera: SQN (Sistema Qualità Nazionale) “Fassone di Razza Piemontese” e IGP (Identificazione di Origine Protetta) “Vitelloni Piemontesi della Coscia” e per entrambi è abilitato ad accreditare l’intera filiera con le rispettive garanzie sulla carne.

Coalvi vuol dire anche cultura, tradizione, ambiente con paesani plasmati dalla presenza della Razza Piemontese. L’impegno del Coalvi è questo: valorizzare un prodotto e tutto un mondo ad esso intimamente collegato.

La bresaola di Fassona Piemontese è riconoscibile dal suo gusto unico ed inconfondibile, ed è indiscutibilmente sinonimo di freschezza e qualità. Si presenta con una compostezza omogenea, di colore rosso, rinomata per la sua carne genuina e magra ad alto contenuto proteico, consigliabile anche durante le diete. “


La Macelleria Disegna ha accompagnato la degustazione della bresaola con il Nebbiolo d'Alba doc  e il Barbera d'Alba dell'Azienda Agricola Maria Caronte (Mariuccia vini), che produce in vigneti siti nel comune di Diano d'Alba, nella borgata Carzello (zona del Dolcetto di Diano d'Alba).

“ La nostra è una piccola azienda a conduzione familiare – ci raccontano Mariuccia e Carlo-, nata nel 1980 dagli sforzi e dai sacrifici di tutti.”

Il Nebbiolo d’Alba è un vino rosso in purezza di monovitigno. Esprime toni importanti è capace di resistere al tempo e di posizionarsi positivamente tra gli altri grandi figli del vitigno Nebbiolo. Si esprime al meglio dopo alcuni anni e questo dipende dai terreni in cui è nato. Il colore è rosso rubino poi granato, il profumo unisce i sentori fruttati del lampone, del geranio e della fragolina selvatica a quelli eterei e speziati della cannella e della vaniglia, il sapore, totalmente secco, si avvale di una struttura notevole, dove alcol, acidità ed estratto creano sensazioni di armonia ed eleganza.”






mercoledì 20 luglio 2022

Borghi d'Europa a Roma ad Abitudini e Follie : dalla pinsa con i salumi equini di Giovanni Coppiello ai vini di Villa Simone

 

 





Borghi d'Europa ha organizzato la presentazione dei programmi 2023 del progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa Adriatico Jonica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica), a Roma, presso il Ristorante Pinseria Abitudini e Follie.

 

Il ristorante si trova in zona Piazza Bologna/Policlinico, ed è un locale moderno, poliedrico ed accogliente, dove mangiare e bere bene in ogni momento della giornata.

“Siamo un tipico locale storico che io e Gianluca abbiamo aggiornato in chiave moderna, mantenendo però la cucina tipica romana – ci dice Francesca, una dei due titolari -, facendone un originale coffee bar, un luogo piacevole per pause dessert con un bell’open pace per un aperitivo o una degustazione di vini. Nel locale un piatto di cui non possiamo non parlare è la “Cacio e Pepe” rivisitata con gamberi rosa e lime,, ma è molto popolare anche la Pinsa con un impasto di 3 farine: soia frumentò e riso, con una lievitazione di più di 48 ore, farcita anche qui con piatti tipici romani. Abbiamo anche una proposta di Street Food chiamata “Saccoccia romana.”

 

In questo contesto si è tenuta la conferenza stampa , con l'intervento della redazione nazionale di Borghi d'Europa Magazine. Francesca e Gianluca hanno proposto alcuni piatti, partendo rigorosamente dalla Pinsa.

 

“Abbiamo apprezzato particolarmente- osservano Francesca e Gianluca-, gli sfilacci e la bresaola equina del Salumificio Coppiello, che ha una lunga storia fatta di passione e ragione. Passione per il proprio lavoro e passione nel selezionare i tagli migliori di carne equina di prima scelta, sia di puledro che di cavallo adulto.”

 

“La nostra Bresaola- racconta Barbara Coppiello-, è prodotta con carne equina magra di prima scelta e lavorata con tutta l’attenzione e la sapienza di chi sa unire tradizione e nuove tecnologie di produzione. Tagli selezionati di cavallo che dopo la lavorazione sostano per circa un mese nelle efficienti stagionature dell’azienda. È così che viene assicurata una carne che merita il titolo di “eccellente” e solo dopo aver “dormito” per un mese le bresaole diventano un piacere per il palato.”

 

Gli sfilacci di carne di cavallo rappresentano “la punta di diamante” della produzione di Giovanni Coppiello. Con arte e passione ha saputo unire un’antica ricetta del proprio paese con la conoscenza delle nuove tecnologie di preparazione. Per far scoprire così un piatto unico dai pregi infiniti: ottimo antipasto, o anche intingolo per condire paste bucate, oppure un prelibato secondo.

 

La degustazione ha poi valorizzato i piatti di Abitudini e Follie : dalla cacio e pepe, alla gricia, sino a terminare con una selezione di dolci deliziosi.

 

Ospiti di rango dell'incontro i vini dell'azienda agricola Villa Simone , intervenuta con 

la responsabile commerciale Fulvia Stebellini e la responsabile della comunicazione Sara Costantini.

Nei primi anni ‘80 Piero Costantini acquista nel comune di Monteporzio Catone, nel cuore della tradizione viticola del Frascati le vigne che furono del Cardinal Pallotta con l’intento di produrre un vino di alto prestigio capace di tener testa alle più grandi qualità enoiche del nord. La strada intrapresa era lunga e difficile minata dalla tentazione di un mercato facile ma di sicuro insuccesso, Il Frascati spadroneggiava nei mercati internazionali solo grazie al suo nome

 

 

“La prima cosa- commenta Fulvia Stebellini-, fu di reimpiantare nuovi vigneti inserendo le varietà minori come la Malvasia del Lazio, a scapito di quelle più produttive (Malvasia di Candia e Trebbiano) ma di qualità nettamente inferiori, coltivandole a controspalliera con sistemi di potatura corta (guyot e cordone speronato) in modo da ridurne drasticamente la produttività. In un secondo tempo fu modernizzato tutto il ciclo di vinificazione dando ampio spazio alla tecnologia del freddo.”

 

Alessio Dalla Barba, giornalista e sommelier AIS, responsabile nazionale della comunicazione di Borghi d'Europa , ha realizzato le interviste e degustato i vini.

“Ad oggi – osserva Dalla Barba-,l’azienda è di proprietà di Lorenzo Costantini, rinomato enologo e appassionato dei vini laziali. Lorenzo crede nel Frascati e nelle sue grandissime potenzialità; ritiene che il terreno del Vulcano Laziale, renda unici i vini prodotti in questa zona e che il clima favorisca la perfetta maturazione delle uve; la vocazionalità pedoclimatica trova la sua massima espressione nella coltivazione della varietà autoctona per eccellenza: la Malvasia del Lazio, detta anche Malvasia Puntinata.”

Per il futuro l’intento è di arrivare a produrre un Frascati con l’80% di Malvasia del Lazio per dar vita ad un vino unico e tipico del territorio.

L’azienda Villa Simone, inoltre, si impegna nel rispetto dell’ambiente, riducendo al minimo i consumi di acqua e di energia e l’utilizzo degli antiparassitari grazie all’ausilio di attrezzature e tecnologie avanzate.

Tre sono state le le etichette degustate ad Abitudini e Follie: per primo il Frascati Superiore Docg “Villa dei Preti”, dal colore giallo paglierino poco intenso , al naso fruttato e floreale e al palato fresco e sapido, con un ottimo equilibrio.

Poi, la Malvasia del Lazio Igp (considerata la migliore varietà presente nella zona), anch’essa con un naso fruttato e floreale, ma dotata di struttura e complessità al palato, con un bel finale ammandorlato.

Infine, è stato provato anche il rosso “Ferro e Seta” Lazio Igp: un vino molto austero ed elegante, con un naso intenso, visto il mix di sentori speziati e balsamici e le note di frutta rossa, mentre al palato si è rivelato potente e morbido, con una grande armonia.

 

I vini di Villa Simone sono stati inseriti nel viaggio del gusto del Percorso Internazionale Eurovinum,il Paesaggio della Vite e del Vino.

 

L'incontro di informazione si conclude con un annuncio : Abitudini e Follie ospiterà, dopo le vendemmie,  l'incontro dei direttori di testate giornalistiche impegnati negli itinerari internazionali di Borghi d'Europa.

Così va bene !

 

venerdì 8 luglio 2022

La Via dei Norcini : la Puglia del Salumificio Cervellera e il Veneto del Salumificio Spader, nella pancetta arrotolata

 


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