venerdì 12 novembre 2021

MILANO VETRINA DEL GUSTO: GOLOSARIA 2021

 





“Il Gusto della Colleganza” è stato il tema della kermesse targata Marco Gatti e Paolo Massobrio

 

Milano, 11 Novembre 2021- “Il Gusto della Colleganza” è stato il tema scelto da Marco Gatti e Paolo Massobrio per caratterizzare la famosa kermesse Golosaria, ritornata dopo due anni di assenza forzata per la pandemia nella classica location del Mico Milano Convention, dal 6 all’8 Novembre c.m. .

Perché colleganza?Per dare un chiaro e forte segnale che la filiera agroalimentare nazionale è ripartita, promuovendo eccellenze tipiche e territori, spesso con nuove alleanze e sinergie tra i produttori.

La cultura del cibo e quella del vino sono state assolute protagoniste della rassegna meneghina e ben collegate tra loro, grazie alla suddivisione degli spazi espositivi in tre grossi nuclei, tra cui l’Agorà, teatro di diversi eventi e premiazioni, la parte Food (la parte decisamente più ampia della manifestazione!), quella Wine, dedicata alle cantine selezionate meticolosamente da Gatti e Massobrio, con i produttori presenti ed infine l’Enoteca di Golosaria, con oltre 200 etichette scelte in vent’anni di Top Hundred (premio dei 100 miglio vini italiani).

Borghi d’Europa, da sempre convinta nell’importanza del fare rete per valorizzare le eccellenze del Belpaese, ha partecipato a Golosaria, facendo delle visite gustose mirate.

 

Un esempio di lavoro di squadra è sicuramente rappresentato dal paniere di prodotti tipici (salumi piacentini, vini, miele, formaggi, farine biologiche e patate) proposto dalla Cooperativa di Comunità Valnure di Ponte dell’Olio (Pc), nato nel 2017 appositamente per promuovere il territorio locale.

Per la parte Food Borghi d’Europa ha apprezzato molto i Panettoni della Pasticceria Mastai di Chiavenna (So), la qualità dei tartufi in vetro di Grazioli Tartufi di Milano, i grandi prodotti di carne di maiale affumicati del Ristorante Beestrò Smokehouse di San Mauro Mare in Romagna, la succulenta Sopressata di Gioi (Presidio Slow Food) del Piccolo Salumificio Artigianale Gioi del Parco Nazionale del Cilento e le straordinarie mozzarelle di bufala del Caseificio Bartolotti di Capaccio Paestum nel Salernitano.

Per la parte Wine sono degni di menzione il Gironia Biferno Rosso Doc Riserva (80% Montepulciano e 20% Aglianico) e la Malvasia Terre degli Osci Igt di Borgo di Colloredo di Campomarino (Cb) in Molise, l’Albana di Romagna Secco Docg di Tozzi nel  Ravennate, marchio che include anche la Tenuta Vinca nel versante nord dell’Etna, con gli ottimi Etna Rosso (Nerello Mascalese in purezza) ed Etna Bianco (uva Carricante al 95%, più un 5% di altre varietà locali) e due sorprendenti Rossese di Dolceacqua Doc, caldi e avvolgenti, dell’Azienda Agricola Mauro Zino di Dolceacqua (Im).

E ancora il Riesling Renano “Il Pellengo” e l’elegante Spumante Pas Dosè Metodo Classico “Eli” (Chardonnay, Pinot nero e il raro Bian Ver) dell’Azienda l’Autin, nell’area del Pinerolese Doc di Barge (Cn), il rarissimo autocotono Caricagiola Sardo (il nome significa che porta molti grappoli) di Francesco Lepori a nord della Gallura, ed infine le bollicine di qualità, solo Metodo Classico e a base Uva Durello di Fongaro di Roncà, nel Veronese.

Tutti prodotti eccellenti quelli testati da Borghi d’Europa a Golosaria 2021, manifestazione che si conferma di prim’ordine per la filiera agroalimentare nazionale!

mercoledì 10 novembre 2021

Robert pizza, nei percorsi de Le Vie Europee della Pizza ( a Segusino) – La Amatriciana, con il Guanciale del Salumificio Spader

 



 Il secondo appuntamento di Borghi d'Europa da Robert pizza a Segusino, per il

Percorso Internazionale le Vie della Pizza, ha previlegiato una proposta 'altra'.

La fantasia di Robert ha sfornato questa volta, la Pizza Amatriciana : guanciale del Salumificio Spader, pomodoro,mozzarella, cipolla, pomodorini in cottura, grana in cottura,olio piccante.


Il Guanciale all'Amatriciana del Salumificio Spader nasce sottoponendo il guanciale di suino rigorosamente nazionale, dopo una attenta rifilatura per dare a questo la tipica forma a goccia, ad un trattamento di salagione con una miscela di ingredienti e spezie selezionati.

Così dopo un periodo di riposo, il guanciale viene sottoposto ad asciugatura, ad un trattamento di affumicatura naturale e successivamente, a stagionatura, la quale dura non meno di 45 giorni, per far siche le spezie e gli aromi possano penetrare in modo uniforme nel prodotto e per far perdere

allo stesso l'umidità in eccesso. Per questo il Salumificio garantisce un calo finale del prodotto pai ad almeno il 30%.

Il risultato finale è un ingrediente perfetto.



La Pizza Amatriciana di Robert, è stata accompagnata dai vini siciliani di Donna Fugata.

Lo chardonnay La Fuga 2020, colore giallo paglierino brillante, offre un bouquet fragrante con note di frutta tropicale (ananas) e scorze di agrumi (cedro) insieme a delicati sentori di fiori bianchi. In bocca è sapido e fresco grazie ad una piacevole vena acida.


Donnafugata non sarebbe l’azienda che è oggi se Gabriella le avesse dato un altro nome.

  • Il nome Donnafugata fa riferimento al romanzo di Tomasi di Lampedusa il Gattopardo. Un nome che significa “donna in fuga” e si riferisce alla storia di una regina che trovò rifugio in quella parte della Sicilia dove oggi si trovano i vigneti aziendali. Una vicenda che ha ispirato il logo aziendale: l’immagine della testa di donna con i capelli al vento che campeggia su ogni bottiglia.

  • Un volto che è anche quello di Gabriella Rallo, la “donnafugata” che abbandona il suo lavoro di insegnante per occuparsi a tempo pieno dei vigneti di Contessa Entellina. Una delle prime donne in Sicilia a produrre vino in un settore tipicamente dominato da uomini: una pioniera della viticoltura di qualità al femminile.



martedì 9 novembre 2021

Robert pizza, nei percorsi de Le Vie Europee della Pizza ( a Segusino) – La 'Trevisana', con la Porchetta Trevigiana del Salumificio Spader

 




Robert ha scoperto la passione per il mondo della pizza da giovanissimo, quando, pur frequentando

la scuola, alternava il proprio impegno con la presenza in una pizzeria del territorio.


Così un anno fa, in centro a Segusino,Robert inaugurava la propria attività, spinto dall'orgoglio

di poter intraprendere una strada segnata dall'autonomia imprenditoriale.


Sempre sostenuto dai giovani genitori Mariana e Dan e dal fratello Cristian, Robert, forte delle proprie convinzioni ( Mettiamo il cuore nelle nostre pizze), ha saputo costruire un percorso di successo che lo ha portato a conoscere, presso il Salumificio Spader di Mosnigo, i giornalisti e i comunicatori

di Borghi d'Europa, impegnati a costruire il Percorso Internazionale I Mulini del Gusto e le Via della Pizza.


La visita ( rigorosamente in incognito) ci aveva detto che Robert cura la maturazione e la lievitazione dell'impasto, donando il tempo necessario per renderlo adatto alla digeribilità della pizza; l'uso di commenti e guarnizioni d'eccellenza (“ non si specula per qualche centesimo sulla qualità degli ingredienti”), una grande creatività e fantasia nelle proposte.


“Cerchiamo di offrire prodotti di qualità a partire dalle materie prime che selezioniamo con cura e lavoriamo con passione. Da anni siamo nel settore della ristorazione e siamo riusciti ad acquisire un bagaglio di esperienza che ogni giorno riversiamo in ciò che proponiamo ai nostri clienti.

Vieni a trovarci e potrai assaporare non solo le nostre pizze, ma tutto il lavoro che sta dietro alla preparazione di quello che è uno dei prodotti Italiani per eccellenza.”


Il primo appuntamento si è occupato delle pizze 'geolocalizzate'. Robert ha interpretato la Trevisana : pomodoro,mozzarella,radicchio di Treviso e porchetta alla Trevigiana del Salumificio Spader.


Come specialità trevigiana la porchetta nasce solo nel 1919, tenuta a battesimo da Ermete Beltrame nella sua birreria sotto il Palazzo dei Trecento a Treviso.

La porchetta trevigiana si presenta come una specie di prosciutto ottenuto da un maiale che abbia meno di un anno, può essere con ossa o disossata, ma sempre a forma cilindrica. Presenta internamente una colorazione bianchiccia, con delle parti in cui è evidente la speziatura, mentre esternamente si presenta dorata.

Un buon bicchiere di prosecco col fondo di Luigi Comarella di Valdobbiadene ha accompagnato

la degustazione.


È molto fragrante, saporita e gustosa e può essere arricchita di altri sapori e, soprattutto negli ultimi tempi, riprendendo la tradizione in auge nel Rinascimento, la cultura e la bravura di numerosi cuochi sa regalare risultati di grande interesse. A soddisfazione dei buongustai ricordiamo che la porchetta non è un alimento grasso, poiché nella fase di cottura i grassi vengono sciolti dal calore e raccolti in leccarde o in speciali vaschette. Una volta pronta, la porchetta va servita fredda e, nonostante sia (deve essere) priva di additivi e conservanti, rimane saporita e fragrante almeno per due settimane se mantenuta in luogo refrigerato.


I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno deciso di inserire Robert nel Percorso

Internazionale Le Vie della Pizza, a conferma che il buon giornalismo sa dare spazio non soltanto

ai soliti noti, ma ai giovani talenti (autentici) della filiera.