domenica 11 ottobre 2020

PizzAmore di Carità di Villorba nella Via della Pizza

 



La curiosità è per davvero il motore del lavoro giornalistico.

Così quando ha riaperto la pizzeria in via Solferino a Carità di Villorba, un ‘salto’ per degustare

uno dei piatti più efficaci del made in Italy a tavola, non poteva mancare.

Forti della convinzione che non basti una unica visita, i giornalisti e i comunicatori di Borghi

d’Europa, hanno ripetuto l’esperienza e , ohibò!, si sono detti che PizzAmore andava inserita di

buon diritto, fra i locali che segnano la storia del Percorso Internazionale Le Via della Pizza.

Giulia ha un carattere determinato, creatività da vendere ed ha deciso di tuffarsi in questa

avventura sostenuta dal suo compagno Pasquale, restauratore di professione, che ha saputo

mettere buon gusto,intelligenza e manualità nell’arredare il locale.

Ne viene fuori un qualcosa di irripetibile : la luce modella i diversi angoli della pizzeria,

regalando una impressione di eleganza minimale, che favorisce il dialogo e la buona compagnia.

E poi ci sono le scelte. Un buon pizzaiolo, Antonio, di scuola napoletana e un cuoco,Roberto.

La cucina offre sempre dei primi piatti ‘stagionali’, con paste artigianali dei diversi territori italiani;

fra i secondi ricordiamo le tagliate,i filetti al pepe verde (li abbiamo assaggiati,tutto ok!),il pollo

ai ferri, l’arista di maiale. I fornitori sono a un tiro di schioppo da Carità : Pagotto Carni di Pezzan di

Carbonera, azienda ben conosciuta dai i giornalisti e comunicatori di Borghi d’Europa .

La pizza è interpretata secondo i canoni classici : bordo alto ; lievitazione minima di 36 ore,

la scelta di mozzarelle di rigorosa provenienza campana ; la ricerca di prodotti d’eccellenza,

senza mai abiurare alla qualità certa ; la capacità di proporre pizze innovative, rispettando però

le caratteristiche degli alimenti primari.

E poi una scelta di birre intelligente, dove spiccano alcune birre artigianali di sicura eccellenza, e ,

soprattutto, di costanza nella qualità.

Lo stile di PizzAmore è poi frizzante, senza mai cadere nell’untuosità o nella simpatia forzata e troppo

invasiva.

Insomma qui si respira autentica cultura dell’accoglienza.

Non a caso lo straordinario menù ispirato alla letteratura, alla poesia, al cinema, porterà in queste

contrade le iniziative per ricordare i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. La pizza

Dante e Beatrice, la pizza Paolo e Francesca e il tagliere Dante Alighieri, ci ricordano il Sommo

Poeta.Treviso ospita nel tempio di San Francesco le spoglie mortali del figlio,Pietro di Dante.

E così sia !

venerdì 2 ottobre 2020

L'Enoteca di Cormons a Trieste,per il progetto 'L'Europa delle scienze e della cultura'

 




Borghi d'Europa, nel quadro delle iniziative del progetto L'Europa delle Scienze e della Cultura (Patrocinio IAI -Iniziativa Adriatico Jonica ed ESOF2020,Trieste Capitale Europea della Scienza), aveva realizzato in giugno all'Enoteca di Cormons uno stage di informazione multimediale, aperto alla partecipazione delle aziende vitivinicole socie e alle aziende della filiera agroalimentare.
Un intenso programma di interviste e di visite era stato realizzato nel mese di maggio dalla redazione della testata giornalistica Borghi d'Europa.

Successivamente, Borghi d'Europa ha organizzato un incontro del progetto 'L'Europa delle scienze e della cultura' ( Patrocinio IAI-Iniziativa Adriatico Jonica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica ed ESOF2020,Euroscience Open Forum,Trieste Città Europea della scienza), sui temi della sostenibilità nella filiera agroalimentare presso il Quartier Generale di ESOF2020, al Porto Vecchio di Trieste.

In questa occasione è intervenuto il Presidente della cooperativa, Michele Blazic, che si è soffermato sui temi della sostenibilità in viticoltura, con particolare riguardo alla zona del Collio.


“Nell'ottica di ottenere un incremento delle buone pratiche e un miglioramento della qualità, si pone sempre più attenzione alla gestione del vigneto e al suo territorio, attraverso metodi come la viticoltura di precisione, il controllo dei parassiti, la rotazione delle colture e il sovescio, oppure alla produzione del vino utilizzando uva biologica certificata, trattata senza diserbanti o pesticidi o fitofarmaci, con limitazioni sull'utilizzo di additivi o il totale divieto di impiego dei solfiti.

Allo stesso tempo, grande importanza viene data alla realizzazione di “buone pratiche ambientali” e al rinnovamento tecnologico finalizzato alla riduzione dei costi di produzione e al miglior utilizzo delle risorse. Il concetto di sostenibilità è altresì collegato all'eccellenza qualitativa e alla competitività della produzione vitivinicola, ecco perché sono diventate sempre più importanti le campagne di marketing e promozione rivolte al consumatore, che rafforzano l'immagine di un territorio.” ( Marco Buomi,Vino e sostenibilità, punti di forza del territorio del Collio,L'Espresso.

http://obiettivo-sostenibile.blogautore.espresso.repubblica.it/2018/07/20/vino-sostenibilita-collio/ ).