lunedì 26 febbraio 2024

VISITE GUSTOSE: LA CANTINA PODERNUOVO A PALAZZONE

 





Borghi d’Europa ha visitato l’Azienda Agricola guidata da Giovanni Bulgari nella località vicino a San Casciano dei Bagni (Si)

Milano, 20 Febbraio 2024- A sud est nel Basso Senese, al confine tra Toscana, Umbria e Lazio, in località Palazzone (comune di San Casciano dei Bagni) sorge dal 2004 l’Azienda Agricola Palazzone, per volere di Giovanni Bulgari.

Questi era infatti desideroso di dedicarsi completamente alla viticoltura, cercando di avere dei vini belli, eleganti e capaci di esaltare le peculiarità delle colline di Palazzone, che protette dal Monte Cetona (con suoli ricchi di argille, limo e sabbie), sono un ottimo habitat per vitigni a bacca nera come Sangiovese, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Merlot.

Questa Cantina ha iniziato il processo di conversione al biologico nel 2022, mentre al 2009 risale la prima produzione in assoluto. Podernuovo conta attorno all’azienda circa 26 ettari, dove vengono coltivati tutti i  vitigni a bacca nera, mentre altri 4 ettari si trovano in Umbria, in provincia di Orvieto nella Tenuta di Corbara, dove vengono coltivati Grechetto e Chardonnay (e anche l’olio Evo da Cultivar Moraiolo, Leccino e Frantoio), che poi in blend danno vita a “Nicoleo” unico bianco dell’Azienda Agricola.

Un aspetto che colpisce di Podernuovo a Palazzone è la struttura: incastonata nelle colline del Sud Est Senese, è ben divisa in due parti ( la logistica e la parte di vinificazione e pratiche di cantina per far riposare al meglio poi il vino) e dotata di pannelli fotovoltaici, il tutto per cercare di ridurre a zero l’emissione e l’impatto di anidride carbonica ed essere un esempio di sostenibilità moderna.

Dopo l’ottima visita alla Cantina e ai vigneti, Borghi d’Europa si è dedicata alla parte degustazione delle eticehtte di Podernuovo:

-        Igt Toscano Rosato Aliki 2023 ( da uve Merlot e Malbech), un’anteprima molto piacevole e verticale, con beva generosa e non banale, bella sapidità, il naso è un bouquet di frutta rossa croccante e fiori come la viola,

-        Nicoleo 2022, blend da uve Grechetto 35% e Chardonnay 65%, , presenta un naso complesso, con sentori di mandorla, di miele di acacia e una buona mineralità, al palato è ben bilanciato, con un finale molto lungo,

-        Igt Rosso Toscana Therra (blend da uve 45% Sangiovese, 45% Merlot e 10% Cabernet Sauvignon ) 2022, ha un naso con sentori che rimandano alla confettura di fragoline di bosco, una nota balsamica molto gradevole e delle note speziate come cannella e pepe bianco, al palato risulta elegante e persistente,

-        Igt Rosso Toscana Argirio 2020, Cabernet Franc in purezza, ha un naso ricco di spezie, sentori di cuoio e pellame e cacao amaro, al palato colpisce per struttura ed eleganza,

-        Igt Rosso Toscana Sotirio 2020 (Sangiovese in purezza), è un vino rosso di carattere   austero, morbido e avvolgente, con un naso che richiama frutti rosso sotto spirito, pepe nero e una buona balsamicità,

-        Il Blend Igt Rosso Toscana G33 2020 (da uve Sangiovese, Merlot e Petit Verdot in parti uguali) , rosso di nicchia molto importante, davvero molto elegante sia al naso che al palato dove si rivela caldo e molto persistente

Dalla degustazione evince chiaramente che il terroir locale viene valorizzato pienamente: per questo Borghi d’Europa proporrà il Comune di San Casciano dei Bagni, col suo patrimonio di dolci colline e vigneti come Borgo del Gusto nelle rinnovata Rete dei Borghi Europei del Gusto 2024, oltre a continuare a comunicare realtà come Podernuovo a Palazzone nel Percorso d’Informazione Eurovinum, Paesaggi della Vite e del Vino.

In alto i calici!

 


mercoledì 21 febbraio 2024

Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo -Agnone, nell'Alto Molise





La storia di Agnone è legata a una tradizione millenaria, quella della costruzione di campane: nasce qui infatti la Pontificia Fonderia Marinelli, la più antica fonderia di campane conosciuta. Agnone mantiene l’impronta medievale nelle architetture e nei dettagli artistici e custodisce nel suo centro importanti tesori da vedere, come la Chiesa Madre di San Marco, la Chiesa di Sant'Antonio Abate, la Chiesa San Francesco e quella di Sant’Emidio. Tra gli edifici laici, meritano in particolare una visita Casa Nuonno con la bottega orafa, Casa Apollonio e Palazzo Fioriti. Da non perdere, per immergersi nelle tradizioni locali, il rito che caratterizza la Vigilia di Natale, la ‘Ndocciata: una lunga sfilata di ‘ndocce, ovvero di torce, trasportate dai portatori in costume contadino. La ‘Ndocciata è uno spettacolo emozionante, da ammirare e raccontare.


Agnone è inserito nel progetto che Borghi d'Europa porta avanti in collaborazione con il Parlamento Europeo e che rinnova ogni cinque anni la scelta dei luoghi da valorizzare e far conoscere.


In occasione delle elezioni europee 2024 (così come era avvenuto nel 2019), la rete di informazione Borghi d'Europa rinnova infatti la selezione dei Territori da inserire nei progetti del prossimo quinquennio.

In collaborazione con il Parlamento Europeo e la sua community insieme-per.eu Borghi d'Europa accompagna le azioni delle istituzioni europee affiancandole nel sollecitare la partecipazione dei cittadini dei Borghi alla consultazione europea.


insieme-per.eu è una comunità di persone che credono nella democrazia e che vogliono darle un significato reale con l'avvicinarsi delle prossime elezioni europee. Mette in contatto persone provenienti da tutta Europa perché possano incontrarsi, condividere conoscenze e acquisire nuove competenze, incoraggiando nel contempo altre persone a votare nel 2024.


Agnone 2026

Verso le audizioni del 4 e 5 marzo

Con il dossier dal titolo “Agnone 2026: Fuoco, dentro. Margine al centro”, la città di Agnone è una delle dieci finaliste di Capitale Italiana della Cultura 2026.

"Agnone città dell’Appennino: gioiello delle aree interne dalla storia profonda, margine che si fa centro grazie ai saperi e alle pratiche agropastorali e artigiane, all’innovazione e all’inclusività. 'Fuoco, dentro' di torce rituali a illuminare la strada, i piedi nella terra e la testa nel mondo”



sabato 17 febbraio 2024

Borghi d'Europa e le iniziative di collaborazione informativa con il Parlamento Europeo - Il Borgo di Ogliano (Conegliano) nella rete europea

 




 

In occasione delle elezioni europee 2024 (così come era avvenuto nel 2019), la rete di informazione Borghi d'Europa rinnova la selezione dei Territori da inserire nei progetti del prossimo quinquennio.

In collaborazione con il Parlamento Europeo e la sua community insieme-per.eu Borghi d'Europa accompagna le azioni delle istituzioni europee affiancandole nel sollecitare la partecipazione dei cittadini dei Borghi alla consultazione europea.


insieme-per.eu è una comunità di persone che credono nella democrazia e che vogliono darle un significato reale con l'avvicinarsi delle prossime elezioni europee. Mette in contatto persone provenienti da tutta Europa perché possano incontrarsi, condividere conoscenze e acquisire nuove competenze, incoraggiando nel contempo altre persone a votare nel 2024.



I giornalisti e i comunicatori della rete internazionale Borghi d'Europa, in occasione delle

iniziative di informazione dell'Anno Europeo del Patrimonio Culturale nel 2018, avevano deciso di

realizzare a Conegliano e nella Sinistra Piave un percorso alla ricerca degli inediti del buon

e bello vivere.

Erano state individuate ben 16 tappe, che sono state toccate 'toccate' in 16 settimane, con visite,interviste, interventi della redazione multimediale, degustazioni e,ovviamente,le relative rassegne stampa.


Il primo tema affrontato : OGLIANO,Terra di Vini e di Ville Venete Il Percorso del Gusto.


"L'Iniziativa Adriatico Ionica (IAI) – racconta Renzo Lupatin, giornalista-, è un'organizzazione internazionale nata nel 2000 e che raccoglie alcuni dei paesi che si affacciano sul mar Adriatico e Ionico. È un forum intergovernativo per la cooperazione regionale nella Euroregione Adriatico Ionica. Il suo segretariato permanente ha sede nella città di Ancona, storico avamposto tra l'Europa occidentale, la Grecia e i Balcani, nella cinquecentesca Cittadella, detta anche Fortezza di Ancona.

Borghi d'Europa promuove il progetto 'L'Europa delle scienze e della cultura', sotto il Patrocinio della IAI.

Il borgo di Ogliano (Conegliano) era stato inserito da Borghi d'Europa nell'elenco dei beni culturali del 2018, Anno Europeo del Patrimonio Culturale, per il Percorso Internazionale Le Terre di Collina.

Nel 2021 Ogliano è stato inserito nel circuito dei borghi di collina, per poter realizzare scambi culturali finalizzati alla conoscenza e alla valorizzazione del territorio.


" Come al solito – commenta il fotoreporter e giornalista Alberto Paccagnella-, l'iniziativa ha voluto sintonizzarsi sulle frequenze d'onda della buona informazione."


Saint-Rhemy-en-Bosses (Valle d'Aosta)- Borghi d'Europa e la collaborazione con il Parlamento Europeo

 


 



Saint-Rhémy-en-Bosses (Sèn Rémi eun Boursa in patois valdostano; San Remigio durante il fascismo dal 1939 al 1946; Saint-Rhémy fino al 1991) è un comune italiano sparso di 328 abitanti dell'alta valle del Gran San Bernardo, in Valle d'Aosta nordoccidentale.


Monumenti e Luoghi di interesse :

La settecentesca chiesa di San Lorenzo, nella frazione di Saint-Rhémy

L'ottocentesca chiesa di Saint-Léonard, nell'omonima frazione (capoluogo)

Accanto alla Chiesa di Saint-Léonard sorge il Castello di Bosses, castello di tipo monoblocco del XIV-XV secolo.

In località Les Maisons, si trova la casaforte di Chevillien o Chez-Vuillien, che ben conserva una torre cilindrica e una caditoia sul lato est.

Degno di nota l'antico lavatoio in pietra, con lo stemma dei conti Savin de Bosses.


A Saint-Rhémy viene organizzato "Percorso in rosso", ogni anno il 13 agosto. Un itinerario eno-gastronomico con il Vallée d'Aoste Jambon de Bosses Dop e tanti altri prodotti di eccellenza del territorio (Motzetta, Jambon de Saint-Oyen, vini di montagna, birre artigianali).

A Saint-Léonard tutti gli anni il 29 dicembre e il 4 gennaio si tengono due serate di degustazione del Vallée d'Aoste Jambon de Bosses Dop: "Il re è Crudo!" con anche assaggi di prodotti rari del territorio.

Il Vallée d'Aoste Jambon de Bosses DOP è un prosciutto artigianale prodotto in quantità limitata ed esclusivamente nel territorio di Saint-Rhémy-en-Bosses secondo tradizioni tramandate nei secoli. La sua produzione è regolamentata da un rigoroso disciplinare depositato presso la Comunità Europea che nel 1996 gli ha riconosciuto la DOP. A tutela del prodotto e dei produttori di questo prodotto unico, nel 2008 è stato costituito il Comitato per la Promozione e la Valorizzazione del Vallée d'Aoste Jambon de Bosses DOP.


Il borgo di Saint-Rhémy e le iniziative di Borghi d'Europa e del Patlamento Europeo


Nel 2019 Borghi d’Europa aveva deciso così di legare la campagna d’informazione all’invito ai cittadini di partecipare al voto di maggio.

L’adesione alle iniziative di Stavoltavoto.eu ( in collaborazione con l’Ufficio del Parlamento Europeo a Milano), si saldava così al progetto del 2018, per valorizzare e far conoscere il patrimonio culturale dei borghi.

In occasione delle elezioni europee 2024 (così come era avvenuto nel 2019), la rete di informazione Borghi d'Europa rinnova la selezione dei Territori da inserire nei progetti del prossimo quinquennio.

In collaborazione con il Parlamento Europeo e la sua community insieme-per.eu Borghi d'Europa accompagna le azioni delle istituzioni europee affiancandole nel sollecitare la partecipazione dei cittadini dei Borghi alla consultazione europea.


insieme-per.eu è una comunità di persone che credono nella democrazia e che vogliono darle un significato reale con l'avvicinarsi delle prossime elezioni europee. Mette in contatto persone provenienti da tutta Europa perché possano incontrarsi, condividere conoscenze e acquisire nuove competenze, incoraggiando nel contempo altre persone a votare nel 2024.

lunedì 12 febbraio 2024

VINO E TERROIR: BORGHI D’EUROPA A GRANDILANGHE 2024

 




Milano, 9 Febbraio 2024- Per la terza volta consecutiva la città di Torino ha ospitato, presso gli ampi spazi delle Ogr, la rassegna enologica di Grandilanghe, dove sono state presentate le nuove annate di Doc e Docg di Langhe Barolo, Langhe Barbaresco e Roero. Promotori del’evento il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e il Consorzio di Tutela del Roero, sostenuti dalla Regione Piemonte e da intesa San Paolo.

La conferma di Torino come sede della manifestazione è stata una scelta saggia, perché il capoluogo piemontese garantisce più appeal internazionale ed è logisticamente ben servita e collegata con mezzi e autostrade.

Le Cantine espositrici a Grandilanghe sono state ben 300, più un banco d’assaggio con selezionate bollicine del Consorzio Altalanga, ospite quest’anno.

I comunicatori di Borghi d’Europa hanno partecipato anche quest’anno alla rassegna enologica, facendo delle degustazioni mirate per dare spazio alle zone e sottozone vocate di Langhe e Roero, che continueranno ad essere raccontate nel Percorso Internazionale “Eurovinum, i Paesagi della Vite e del Vino”.

Gli assaggi di Borghi d’Europa:

Barale F.Lli Di Barale Sergio: Barolo DOCG Riserva Bussia 2017 di grande carattere, elegante e persistente.

 

Ca' Brusà: Barolo DOCG Riserva Bricco San Pietro Vigna d'Vai 2013 con un bel naso, mix di erbe da cucina e tabacco, al palato morbido ed avvolgente

 

Casetta F.Lli: Barolo DOCG Riserva Case Nere Nicolello 2009 sorprendente per sapidità e lungo finale, molto armonioso. 

 

Alessandro Rivetto: Barolo DOCG Riserva 2016 spicca per l’equiibrio tra naso (note di confettura di frutti rossi e spezie) e palato (elegante e strutturato)

Agricola Marrone: Barolo DOCG Pichemej 2020 ha rivelato un naso intrigante con note che richiamano al sottobosco, alla balsamicità e un po’ di pepe bianco, al palato ottima sapidità e finale lungo, rosso con potenziale evolutivo notevole

 

Poi di Marrone sempre il Barolo DOCG Bussia 2019: più struttura ed avvolgenza del Pichemej, i tannini sono soffici e anche la persistenza è ampia.

 

Cecilia Monte Viticultrice in Neive: Barbaresco DOCG Serracapelli Dedicato A Paolo 2018 ha un naso complesso con note di tabacco, nocciola e caramello, al palato molto elegante, vino molto fine

 

Punset: Barbaresco DOCG Riserva San Cristoforo Campo Quadro 2015 pissiede un naso complesso ed intenso con note di fiori appassiti, di cacao, pepe ed erbe officinali e al palato è morbido e avvolgente

 

Filippino Domenico Di Filippino Elio: Barbaresco DOCG Riserva Serracapelli 2012 colpisce per equlibrio ed armonia

 

Bera: Barbaresco DOCG Riserva Rabajà 2016 spicca al naso per le note di frutta sotto spirito e di confettura di lampone e ribes nero, affiancato da spezie dolci come la cannella, al palato ha un’ ottima sapidità

 

Valfaccenda: Roero DOCG Loreto 2011 al palato è risultato caldo ed avvolgente, con un finale di buona lunghezza

 

Ca' Di Caire': Roero DOCG Riserva 2018 ha un naso piacevolissimo con note floreali e di fragoline di bosco e lamponi e di erbe officinali, al palato rivela un’ottima struttura

 

Filippo Gallino: Roero DOCG Riserva Sorano 2016, vino di grande equilibrio tra naso e palato, è morbido

 

Cravanzola Az. Agr. : Roero DOCG Canavodi 2018 risulta armonico e con un finale ampio, lungo

 

Tenuta Carretta: Roero DOCG Riserva Bric Paradiso 2017 ha corpo e struttura e un naso ricco di spezie

 

Valfaccenda: Roero Arneis DOCG Loreto 2019 fresco ed elegante, con un buon corpo

 

Pace: Roero Arneis DOCG Canale Giuan Da Pas 2014 mantiene una buona sapidità e persistenza, al naso rivela una bella complessità con note agrumate e di miele di acacia e millefiori

 

Lorenzo Negro: Roero Arneis DOCG Extra Brut 2016 è una bolla pulita con una bella beva e sapidità, il naso è una flagranza di frutti gialli (pesca e melone) e di cedro

 

 

Cornarea: Roero Arneis DOCG Enritard 2018 spicca molto per freschezza ed eleganza

 

I numeri di Grandilanghe 2024 non mentono: questa edizione ha visto un afflusso di circa 5000 presenze di operatori del settore da 30 Paesi del mondo, numeri che confermano la centralità delle Langhe nell’universo vitivinicolo internazionale con tutte le sue denominazioni, grazie all’ottimo lavoro svolto dal CONSORZIO DI TUTELA BAROLO BARBARESCO ALBA LANGHE E DOGLIANI e dal CONSORZIO TUTELA ROERO.

 

In alto i calici!