La curiosità è per davvero il motore del lavoro giornalistico.
Così quando ha riaperto la pizzeria in via Solferino a Carità di Villorba, un ‘salto’ per degustare
uno dei piatti più efficaci del made in Italy a tavola, non poteva mancare.
Forti della convinzione che non basti una unica visita, i giornalisti e i comunicatori di Borghi
d’Europa, hanno ripetuto l’esperienza e , ohibò!, si sono detti che PizzAmore andava inserita di
buon diritto, fra i locali che segnano la storia del Percorso Internazionale Le Via della Pizza.
Giulia ha un carattere determinato, creatività da vendere ed ha deciso di tuffarsi in questa
avventura sostenuta dal suo compagno Pasquale, restauratore di professione, che ha saputo
mettere buon gusto,intelligenza e manualità nell’arredare il locale.
Ne viene fuori un qualcosa di irripetibile : la luce modella i diversi angoli della pizzeria,
regalando una impressione di eleganza minimale, che favorisce il dialogo e la buona compagnia.
E poi ci sono le scelte. Un buon pizzaiolo, Antonio, di scuola napoletana e un cuoco,Roberto.
La cucina offre sempre dei primi piatti ‘stagionali’, con paste artigianali dei diversi territori italiani;
fra i secondi ricordiamo le tagliate,i filetti al pepe verde (li abbiamo assaggiati,tutto ok!),il pollo
ai ferri, l’arista di maiale. I fornitori sono a un tiro di schioppo da Carità : Pagotto Carni di Pezzan di
Carbonera, azienda ben conosciuta dai i giornalisti e comunicatori di Borghi d’Europa .
La pizza è interpretata secondo i canoni classici : bordo alto ; lievitazione minima di 36 ore,
la scelta di mozzarelle di rigorosa provenienza campana ; la ricerca di prodotti d’eccellenza,
senza mai abiurare alla qualità certa ; la capacità di proporre pizze innovative, rispettando però
le caratteristiche degli alimenti primari.
E poi una scelta di birre intelligente, dove spiccano alcune birre artigianali di sicura eccellenza, e ,
soprattutto, di costanza nella qualità.
Lo stile di PizzAmore è poi frizzante, senza mai cadere nell’untuosità o nella simpatia forzata e troppo
invasiva.
Insomma qui si respira autentica cultura dell’accoglienza.
Non a caso lo straordinario menù ispirato alla letteratura, alla poesia, al cinema, porterà in queste
contrade le iniziative per ricordare i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. La pizza
Dante e Beatrice, la pizza Paolo e Francesca e il tagliere Dante Alighieri, ci ricordano il Sommo
Poeta.Treviso ospita nel tempio di San Francesco le spoglie mortali del figlio,Pietro di Dante.
E così sia !