martedì 8 ottobre 2024

Eurosostenibilità - L'eccellenza dei prodotti del Salumificio Spader stà nella qualità della filiera – I vini Valmelina a Veronelliana




I giornalisti e i comunicatori della rete internazionale Borghi d'Europa hanno potuto degustare i prodotti del Salumificio Spader di Mosnigo di Moriago della Battaglia, nel viaggio del gusto che il Percorso Internazionale La Via dei Norcini ha proposto.


In un recente passato – osserva Renzo Lupatin,Presidente di Borghi d'Europa- si è sprecata la parola qualità,facendola divenire uno slogan da appiccicare a prodotti o processi per lo meno discutibili. Oggi lo stesso problema si stà ripresentando con la parola sostenibilità”.


Emanuele Spader,nume tutelare dell'omonimo Salumificio del Quartier del Piave, ci dice :

“ L'eccellenza dei nostri prodotti si può raccontare soltanto raccontando la filiera. Si parte dalla scelta dei suini nazionali, dai sistemi di allevamento (alimentazione, benessere animale,ecc.), per giungere ai sistemi di lavorazione delle carni. Nel 2025 il Salumificio Spader continuerà la collaborazione con il progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa Adriatico Jonica), per approfondire tali tematiche.”


La progettazione di diete a basso contenuto proteico ; la gestione dei liquami come risorse preziose per ridurre le emissioni ; la copertura delle lagune per raccogliere il metano come fonte di energia ;l'applicazione di una limitata quantità di liquame, necessaria al raccolto sul terreno agricolo ; piantare alberi o erbe autoctone intorno all'area di produzione per creare frangivento e aree ombreggiate, che assorbiranno anche la CO2.


“ Questi alcuni dei temi che affronteremo nel capitolo di ricerca sulla sostenibilità negli

allevamenti dei suini. Ci sembra del tutto coerente con il cammino che il Salumificio Spader

ha intrapreso fin dal 2020 con ESOF, Trieste Città Europea della Scienza. “


Ma in questo 2024 una importante novità si aggiunge alle esperienze imprenditoriali di Emanuele

Spader.

Mettendo insieme il Patrimonio dei vigneti di famiglia, Spader ha realizzato una azienda agricola

che esordisce con due vini : il Prosecco D.O.C.G Brut e il Prosecco D.O.C.G Extra Dry.

Il nome, Valmelina, è già un manifesto chiaro degli intenti, per produzioni limitate e di assoluto

pregio.

Quando stappi una bottiglia – commenta Spader-, devi sentire un aroma fresco, fruttato, equilibrato. Non deve farti venire una "faccia strana" data dall'eccesso di alcol. Se il profumo ti aggrada è un ottimo inizio. Ora osserva le bollicine presenti nel calice: non deve esserci necessariamente una catenella che sale dal fondo verso la superficie perché il metodo Martinotti con cui si fa questo vino non porta sempre a questo risultato. Non è un problema, però il perlage deve essere formato da bollicine piccole e persistenti che devono salire delicatamente verso la spuma (che deve essere persistente). All'assaggio il prodotto deve tendere all'acidità ma deve essere equilibrato, con diverse note dolci. Se tutte queste regole sono esaudite dal vino che ti ritrovi tra le mani, allora puoi star certo di aver acquistato una bottiglia di grande qualità.

I vini Valmelina verranno proposti nel corso delle iniziative di 
Veronelliana, il cammino che Borghi d'Europa realizza nel ricordo del grande giornalista enogastronomo Luigi Veronelli.

La tappa presso il ristorante Casa Brusada di Crocetta del Montello, sarà l'occasione per valorizzare uno dei luoghi del desiderio di Borghi d'Europa : la cucina intercetta tutti i frutti del territorio a partire dalle erbe spontanee e dai funghi, è fortemente ispirata dalla tradizione e legata alla stagionalità dei prodotti, ma è generosa di spunti creativi che divertono e soddisfano.




"Sono diversi anni – racconta Bruno Sganga, giornalista, già coordinatore delle iniziative editoriali del Maestro-,che Luigi Veronelli (Gino per chi aveva vera amicizia e confidenza con lui) ci ha lasciati ed una volta per tutte sia chiaro che siamo tutti debitori a Veronelli. Lo sono i consumatori a cui ha saputo raccontare “camminando la Terra” in modo esemplare ed unico, come i vari protagonisti del settore agroalimentare ed enogastronomico, verso questa figura leggendaria ed autentico uomo di cultura. Lo siamo tutti all’enogastronomo antesignano e moderno insieme, al giornalista polemico, al fine scrittore, all’editore coraggioso, al conduttore televisivo precursore del settore, oltre che al filosofo ed anarchico sui generis.

Ho vissuto quasi quindici anni a fianco dell’uomo Veronelli nel pieno degli anni più entusiasmanti: dalla sua “L’Etichetta” e le millanta sue Guide, in un ruolo che mi consentiva, soprattutto per amicizia e fiducia, tra marketing e redazione, viaggiando ovunque con lui, d’intervenire e conoscere ogni minimo particolare della sua vita professionale ed anche umana. Sorrido quando negli ultimi tempi leggo od ascolto di gente che lo cita, mette immagini con lui o sbandiera lettere, per evidenziare che “conosceva” Veronelli.., pur di poterlo citare e vantarsene. Ma Gino era cordiale ed aperto con tutti, come dimostrava nella sua “Corrispondenza pubblica e violata” a cui dedicava ore ed ore, pur quando lontano dalla sua dimora bergamasca. "


domenica 11 agosto 2024

Borghi d'Europa e gli interventi di Laura Panizutti - Aquositas nella Sinistra Piave - Le trote di Alessio Tonini e la cucina dell'Ombretta di Salgareda a Borghi d'Europa






Il mese di agosto 2024 è interamente dedicato da Borghi d'Europa al riepilogo degli interventi nei diversi Territori.

In particolare il tema della sostenibilità viene prepotentemente ripreso in tutti i servizi informativi che danno spazio a Laura Panizutti, Consulente Finanziario e Patrimoniale di Conegliano, che accompagna da anni quale partner d'informazione i progetti di Borghi d'Europa.

Questa prima tranche valorizza soprattutto gli interventi che riguardano i Percorsi Internazionali, previlegiando i temi della finanza etica e sostenibile (Eurosotenibilità) ; della Via dei Norcini ; delle iniziative chevalorizzano le Terre della Piave (Le Parole della Terra) ; il Percorso sulle Ferrovie (non dimenticate) e sulla Mobilità Dolce ; Aquositas e il pesce d'acqua dolce; gli interventi a Milano.

Un mosaico che ben rappresenta la complessità dei temi che Borghi d'Europa porta alla ribalta.

In questo viaggio non va poi dimenticato il mese di settembre, che sarà dedicato alle iniziative del progetto Aquositas ( le città d'acqua sui fiumi e non solo) e ai Borghi e alle Città di Fondazione.

Aquositas nella Sinistra Piave - Le trote di Alessio Tonini e la cucina dell'Ombretta di Salgareda a Borghi d'Europa – L'intervento di Laura Panizutti


Le giornate di presentazione dei Percorsi Internazionali di Borghi d' Europa si sono sviluppate nel 2019 sulle rive del fiume Piave, nel trevigiano.

In particolare i contenuti e le tappe di Aquositas,Le Vie d'Acqua sono stati svelati presso l'associazione culturale Ombretta,a Salgareda,nella golena del fiume sacro alla Patria.

L'incontro si era aperto con l'intervento di Laura Panizutti,Consulente finanziario e patrimoniale di Conegliano, che aveva motivato la propria partecipazione alle giornate di Borghi d'Europa “ …. come un contributo alla costruzione di nuovi percorsi di sostenibilità ambientale, finanziaria ed economica.”

“Soddisfare i bisogni della generazione presente senza compromettere quelli della generazione futura” è il diktat dei nostri tempi: questa è infatti la definizione di sviluppo sostenibile, oggi goal globale grazie all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Ma perché è così importante perseguire questo fine? I 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile definiscono un nuovo modello di società, secondo criteri di maggior responsabilità in termini sociali, ambientali ed economici, finalizzati ad evitare il collasso dell’ecosistema terrestre. E in questo disegno tutti possono fare la loro parte, dalle aziende ai consumatori finali “

La valorizzazione e la conoscenza del pesce d'acqua dolce sono sempre stati al centro delle iniziative di informazione di Borghi d'Europa. Grazie alla collaborazione con l'Itticoltura Tonini di Saletto di Piave, era decollata una campagna di informazione sulla trota, con interventi online e sulla stampa,servizi multimediali e il dono di un materiale didattico sulla trota ai bambini delle scuole elementari.

Alessio Tonini aveva quindi messo a disposizione dell'Ombretta la materia prima, da interpretare in cucina.

Guglielmo, aiutato dallo chef veneziano Stefano Aldrighetti, aveva presentato un menù che aveva stupito i giornalisti della stampa nazionale intervenuti all'incontro.

Mantecato di trota ; trota al vapore con saor di radicchio tardivo e caglio fresco con trota ai profumi di terra, erano state le provocazioni iniziali.

Una vellutata di radicchio tardivo con foglia croccante di radicchio e trota al forno, con marinatura alla birra Blond Brothers ; gli spaghetti alla chitarra ( del Pastificio Borgoverde di Silea), con sugo di pomodorini freschi e scaglie di trota...

E che dire della cottura in sottovuoto della trota fresca con patate vecchie e cipolla di Chioggia macinata?

Tutti i piatti erano stati accompagnati dalle birre del Birrificio Blond Brothers di San Donà di Piave.

Antonio, presidente della Pro Loco delle Valli del Natisone e in rappresentanza dell'Istituto per la cultura slovena, aveva raccontato l'impegno per valorizzare e far conoscere quello splendido territorio, ove Borghi d'Europa ha già positivamente sperimentato molte iniziative di informazione.

Ospiti dell'incontro Cristian Roggiotto di Alemar (partner d'informazione del progetto), Alessio Tonini e Fabio Barbaran ( con il suo leggendario grapariol, il vino che aveva aperto le danze) .


martedì 30 luglio 2024

La nascita del Percorso Collinando nel 2015 : Borghi d'Europa e gli interventi di Laura Panizutti

 


Il Percorso Internazionale Collinando, promosso dalla rete d'informazione Borghi d'Europa nel quadro del progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa adriatico ionica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico ionica), era nato nell'aprile del 2015, sulle rive della Piave, in comune di Susegana.


A Laboratorio Europa, nelle colline della Sinistra Piave, si erano incontrati i borghi dell'Azione Collinando, nel quadro delle iniziative di informazione del progetto 'Comunicare per Esistere 2015', promosso dalla rete dei borghi europei del gusto e dall'associazione l'Altratavola.

La buona cucina della Trattoria da Checco a Colfosco di Susegana (giusto sul Colle della Tombola) aveva sottolineato l'evento.


Già in quella occasione gli interventi di Laura Panizutti, consulente finanziario e patrimoniale di Conegliano, avevano segnato l'inizio di una partnership informativa d'eccellenza.


Il toponimo del Colle della Tombola deriva da "tumba" cioè sporgenza di terreno, rialzo di terra. Dalla sua sommità (m. 255) la vista spazia sulla pianura circostante e, nelle giornate terse, fino a Venezia. Sul colle sorse, in età medievale, il perduto castello dei Conti di Collefusco (Colfosco) dimora di Sofia Da Camino, sostenitrice della costruzione della cistercense Abbazia di S. Maria di Sanavalle, oggi Follina (sec. XI). Ciò che rende attraente la visita del luogo, oltre ai suggestivi ruderi della chiesa di San Daniele, è il contesto paesaggistico, dolcemente ondulato e di notevole interesse naturalistico.


I Colli Bolognesi sono la classica meta per una gita fuori porta con sosta in trattoria, complici anche gli ottimi vini. Nelle guide turistiche se ne parla per i numerosi elementi d’interesse tra arte e storia.

A un tiro di schioppo dalla città ci si ritrova immersi nella pace della campagna e non importa quale sia la stagione per restarne incantati; per la buona tavola ci sono trattorie e agriturismi a tenere alta la tradizione della cucina bolognese; quanto ai vini, basti citare il Pignoletto, assurto alle migliori quotazioni enologiche, capofila di una produzione di prim’ordine; non manca una sorpresa, il tartufo bianco di Savigno, con tutto quello che ne può conseguire in fatto di soddisfazioni gastronomiche. Per mettersi la coscienza in pace i Colli offrono anche belle opportunità di turismo culturale.

Monselice e i Colli Euganei erano stati inseriti nel circuito, dopo la visita gustosa di Bruno Sganga (giornalista ed enogastronomo, ideatore e conduttore delle trasmissioni televisive La verità nel piatto e Millanta), e la tappa all'Osteria La Campana.

San Marino aveva 'raccontato', grazie all'intervento di un giornalista romagnolo doc, le proprie eccellenze enogastronomiche.

Il Collio Sloveno (Brda), dopo una visita dei comunicatori e giornalisti della rete dei borghi europei del gusto, si era presentato con la cartella stampa curata direttamente dall'Ente Turistico di Brda.

L'Ente del Turismo di Buje (Croazia) aveva accompagnato gli incontri proponendo il moscato di Momiano, sede, in novembre, di una festa internazionale di San Martino.

Il Consorzio Turistico Terre Ciociare aveva raccontato le eccellenze di un territorio benedetto, mentre la Sicilia si era presentata con le colline di Enna.


"Vi sono alcuni tratti comuni a tutte le esperienze -aveva commentato Laura Panizutti-;fin dall’antichità le colline sono sempre state abitate. Il clima favorevole e i dolci pendii favoriscono l’agricoltura e l’allevamento. Ci sono numerosi pascoli che permettono un fiorente allevamento di bovini al nord, ovini e caprini al centro e al sud. Il turismo è assai sviluppato grazie al clima mite, alle bellezze paesaggistiche e ai numerosi centri storici che sorgono in molti paesi collinari. Oggi molti italiani ed europei trascorrono momenti di relax in agriturismi: casolari immersi nella natura che offrono cibi e specialità della zona."


L’agricoltura è molto sviluppata: olivi, viti, alberi da frutto e cereali sono molto apprezzati anche all’estero. Per poter coltivare anche sui pendii più ripidi, l’uomo ha costruito terrazzamenti: gradoni rinforzati con muretti di pietra.




giovedì 23 maggio 2024

Luigi Veronelli, la Franciacorta e 'Veronelliana' : La storia dell'incontro con Mirabella e i suoi vini - L'incontro a VINOCALCIANDO


 

Quanto sia stato profondo il legame tra Luigi Veronelli e la Franciacorta, lo ricorda anche una notizia del 2019.
“Come Luigi Veronelli ha sostenuto in quasi mezzo secolo di attività giornalistica, l’assaggio meditato dei cibi e dei vini e l’approfondimento della cultura sono vere e proprie “chiavi” in grado di restituire in modo autentico l’identità di un territorio, contribuendo alla sua promozione e al suo benessere. Sulla base di questa analisi condivisa e sentita nasce la partnership tra il Consorzio Franciacorta, il Consorzio Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e l’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli. Seminario Veronelli e Fondazione Giorgio Cini, promotori di questo centro di alta formazione gastronomica sostenuto da Banca Generali Private, stringono un’alleanza con due tra i consorzi di maggior prestigio nel panorama vitivinicolo italiano. Due organizzazioni che, oltre a tutelare e a promuovere le rispettive denominazioni, si identificano con territori e comunità di grande rilevanza storica, culturale e produttiva.”

Maurizio Zanella, Fondatore e Presidente di Ca' del Bosco, ricorda dalle pagine di un quotidiano nazionale che senza Luigi Veronelli “...adesso non saremmo qui a parlare. Ho avuto la fortuna di essere preso sotto la sua ala quando ero all’inizio del mio percorso e, per 20 anni, mi ha aiutato a crescere e a pensare in grande. Lui ha insegnato a tutti che prima c’è la vigna, il lavoro degli agricoltori, e poi c’è l’enologo".
"L’intolleranza verso la mediocrità che soltanto un laureato in Filosofia, anarchico, come Veronelli poteva avere. Con lui si andava da Remi Krug, da Pinchiorri o dal barone Rothschild come nei centri sociali. Era un ribelle illuminato. Ha fatto una battaglia a favore dell’agricoltura ottenendo grandi risultati. Dialogava con Mario Soldati come con Ave Ninchi, con la stessa capacità di persuasione comunicativa. È stato un potente acceleratore del cambiamento. Sosteneva che il miglior vino industriale è peggiore del peggior vino contadino. Era una provocazione, sapeva benissimo che non era vero, ma era un mantra che è servito a dar valore a chi lavora nelle campagne".
"Dobbiamo avere pazienza. Abbiamo fatto tanto negli ultimi 60 anni, ma dobbiamo avere coscienza che siamo ancora giovani. E dobbiamo essere convinti che va ricercata la qualità assoluta, senza compromessi. La lezione di Veronelli è sempre valida".

Oggi i giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno voluto dedicare al Maestro una rassegna informativa, VERONELLIANA. Un percorso di ricordo e riscoperta di Luigi Veronelli, a cura di Bruno Sganga, giornalista ed enogastronomo, conduttore televisivo, già coordinatore delle iniziative editoriali del Maestro.
"Chiariamo subito – commenta Bruno Sganga - : siamo tutti debitori a Luigi Veronelli figura leggendaria ed uomo autentico. Lo siamo all’enogastronomo antesignano e moderno insieme, al giornalista polemico, al fine scrittore, all’editore coraggioso, al precursore conduttore televisivo del settore, oltre che al filosofo ed anarchico sui generis. Ho vissuto quasi quindici anni a fianco dell’uomo Veronelli nel pieno degli anni più entusiasmanti, quelli della sua “L’Etichetta” e delle sue millanta Guide, in un ruolo che mi consentiva, soprattutto per la sua amicizia e fiducia, d’intervenire e conoscere ogni minimo particolare della sua vita professionale ed umana."


Così , in punta dei piedi, è stato possibile ritornare alla Franciacorta, grazie alla sensibilità di Dante Paolo Nosella, che nel profondo Nordest, ha dedicato ai vini di una grande Azienda, Mirabella, due appuntamenti 'storici'.
“Il primo – osserva Renzo Lupatin, giornalista e presidente di Borghi d'Europa- ha messo insieme i direttori di cinque testate giornalistiche presso lo storico borgo di Valvasone, 'Alla Torre', ristorantino con enoteca'.
Valvasone e Rodengo Saiano (sede di Mirabella), sono due borghi baciati dalla Storia. Valvasone Arzene è un borgo medievale, vicino al quale inizia la Strada delle Abbazie ; a Rodengo Saiano la Abbazia Benedettina Olivetana di San Nicola, è inserita nell'Itinerario Culturale del Consiglio d'Europa sui siti cluniacensi.

A Milano, presso la sede del Parlamento Europeo, alla presentazione nazionale del progetto 'Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo, Francesca Facchetti, giornalista e ufficio stampa di Mirabella, ha raccontato con passione e competenza la storia dell'azienda.
Storia che ritroviamo nelle parole di Alberto Schiavi, contitolare e direttore commerciale: “Mirabella nasce nel 1979 dall’idea di un gruppo di professionisti bresciani appassionati di viticoltura ed enologia; è stata tra le prime realtà di Franciacorta a credere nella tipicità del proprio territorio e nella potenzialità di un marchio, il “Franciacorta”, che sempre di più si sta consolidando come simbolo del made in Italy nel mondo.



Nel 1979 fu Teresio Schiavi, lungimirante enologo, insieme all’amico Giacomo Cavalli, a posare la “prima pietra” delle Cantine Mirabella e poi a seguire ieri come oggi la produzione affiancato dal collega Bracchi e dai figli Alessandro e Alberto. Mirabella è il primo vigneto piantato dall’Azienda che diede la sua prima produzione nel 1981. Situato sulle colline di Paderno Franciacorta

Mirabella conta 45 ettari di vigneto tutti iscritti all’albo della DOCG Franciacorta e gestiti in Biologico, distribuiti nella zona centro orientale di Franciacorta nei comuni di Paderno Franciacorta, Passirano, Bornato e Provaglio d’Iseo, che posano su terreni morenici di medio impasto freschi e asciutti.
Nel corso degli anni Mirabella ha sempre dedicato grande attenzione e risorse alla tutela, sostenibilità e valorizzazione del territorio e del Franciacorta, a partire dalla gestione biologica dei vigneti, per passare dal 2012 all’utilizzo di 100% di energia da fonti rinnovabili (certificazione COFER 2012/06/1403281) e finire con la quasi eliminazione in tutti i prodotti di allergeni e conservanti, culminata con la nascita del primo Franciacorta senza allergeni e solfiti aggiunti, mentre quelli prodotti naturalmente sono mantenuti ben sotto il livello consentito , nel totale rispetto della natura e del consumatore.

domenica 21 aprile 2024

Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo – Cardito ( Campania – rete BELC)

 


I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno inserito Cardito nella rete internazionale del progetto 'Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo'.





“Cardito è un comune italiano di 22 738 abitanti della città metropolitana di Napoli in Campania.

Il comune, oltre al capoluogo, ha una frazione denominata Carditello. Il capoluogo è attraversato dalla via Sannitica. Il municipio ha sede nel centro del paese, ed è facilmente raggiungibile. Si trova di fronte alla chiesa patronale dedicata a San Biagio, vescovo e martire. E dietro all'edificio vi sono giardini pubblici utilizzati a parcheggio. adiacente alla Parrocchia si dirama un vicolo antico, che un tempo costituiva il primo nucleo abitativo, denominato San Giovanni a Nollito. Il paese è dotato di piccoli impianti sportivi e di un edificio che sarebbe il "braccio destro" del municipio, nel quale si tengono molti spettacoli, manifestazioni ed eventi.


Vanto ultimo di Cardito è l'ampio "Parco Taglia" (oltre 80.000 metri quadrati), attrezzato per ospitare gli eventi più diversificati (sport, divertimento, musica, balli etc.); è frequentato con somma soddisfazione da utenti provenienti da tutti i paesi limitrofi.

Cardito è annualmente sede di 2 gare ciclistiche per amatori molto apprezzate in ambito sportivo.

Inoltre la corale del santuario di san Biagio diretta dal maestro Salvatore Capogrosso nel luglio del 2003 è stata invitata dal comune di Assisi per svolgere un concerto nella basilica superiore. La corale si è sciolta nel 2010 dopo quasi venticinque anni di storia.


Il comune prende nome dal cardellino, rappresentato nello stemma comunale. Secondo altri, invece, deriverebbe da cardus (cardo). Il nome della frazione, Carditello, di dimensioni analoghe al capoluogo, è un diminutivo o un vezzeggiativo di Cardito. Cardito era un tempo rinomato per le coltivazioni di fragole e asparagi (tuttora in primavera si tiene una sagra delle fragole e degli asparagi). Ancor oggi vi è produzione di mozzarella di bufala e grosse attività di import-export di aromi, funghi e spezie nella frazione Carditello. I primi insediamenti di cui si ha notizia nel territorio risalgono attorno al 350-300 a.C. ad opera di alcuni abitanti della vicina Atella, scampati alle prime invasioni dei Romani. Nel sottosuolo dell'attuale frazione di Carditello sono state rinvenute alcune tombe, il che fa pensare che il suo territorio era adibito a necropoli. Gran parte della storia di Cardito si può leggere in un libro di don Gaetano Capasso uomo religioso e scrittore carditese.



In occasione delle Elezioni europee di giugno 2024, Borghi d'Europa e Parlamento Europeo hanno deciso di riavviare il progetto di collaborazione informativa, per promuovere la partecipazione dei cittadini dei Borghi Europei all'evento elettorale e dare una solidità internazionale alla rinnovata scelta dei 40 Borghi per il prossimo quinquennio. Borghi d'Europa sceglierà un numero cospicuo di borghi dalla rete BELC - Rete europea di consiglieri regionali e locali.

Elezioni europee

6-9 giugno 2024 Perché è importante votare

Tra il 6 e il 9 giugno 2024 milioni di europei parteciperanno a plasmare il futuro della democrazia europea in occasione delle elezioni europee.



Si tratta di un momento unico in cui tutti noi possiamo decidere collettivamente sul futuro dell'Unione europea. Votare è sempre importante, a livello locale, nazionale o europeo. È un'ottima opportunità per esprimere la tua opinione sui temi che ti stanno a cuore.



Usa il tuo voto per contribuire a cambiare il mondo in cui vivi

È facile dimenticare quante persone sono interessate dall'esito delle elezioni europee. Il Parlamento europeo adotta leggi che riguardano tutti: grandi paesi e piccole comunità, società potenti e giovani start-up, la sfera globale e quella locale.



La legislazione dell'UE affronta la maggior parte delle priorità delle persone: l'ambiente, la sicurezza, la migrazione, le politiche sociali, i diritti dei consumatori, l'economia, lo Stato di diritto e molte altre ancora. Oggi ogni tema di spicco a livello nazionale presenta anche una prospettiva europea.



Il tuo voto deciderà quali deputati al Parlamento europeo ti rappresenteranno nell'elaborazione delle nuove leggi e influenzeranno l'elezione della Commissione europea. Queste decisioni plasmeranno la tua vita quotidiana e quella di molti altri.



Usa il tuo voto per affrontare le sfide globali che ci circondano

In un mondo sempre più complesso, instabile e interconnesso, l'Unione europea si occupa di sfide globali che nessun paese dell'UE può affrontare con successo da solo. Affrontare le numerose sfide che ci troviamo davanti non è un compito semplice, e votare è il modo in cui puoi influire sulla direzione da seguire.



Usa il tuo voto per sostenere la democrazia

La democrazia non dovrebbe mai essere data per scontata. È un traguardo collettivo e una responsabilità collettiva in cui tutti noi abbiamo un ruolo da svolgere.



La democrazia inizia con le persone: siamo noi che diamo inizio al processo votando alle elezioni europee e le decisioni adottate in quel contesto influiranno sulla nostra vita. Se non partecipiamo, non abbiamo la possibilità di plasmare il futuro; ma al di là di questo, la democrazia parlamentare europea perde la sua forza e i suoi valori perdono significato.

Quante più persone votano, tanto più forte sarà la democrazia.



sabato 13 aprile 2024

Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo – Massarosa (Toscana – rete BELC)

 



I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno inserito Massarosa nella rete internazionale del progetto 'Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo'.





“Massarosa, un comune sparso della campagna versiliese disteso tra Viareggio e il Monte Quiesa, è una zona che attrae per il suo notevole e un po’ nascosto ambiente naturale, oltre che per l’intatta bellezza di alcune delle sue sedici frazioni, distribuite tra pianura e collina.


Nota sin dalla preistoria, Massarosa divenne un centro abitato molto frequentato in epoca romana, sono infatti visibili notevoli in una bella area espositiva alle porte di Massaciuccoli tracce delle antiche terme e di una villa patrizia. Entrata nell’ambito dell’egemonia lucchese a partire dal XIV secolo, Massarosa conobbe un periodo di florida ricchezza nel Cinquecento. Da allora sino all’Ottocento, su tutto il territorio massarossese vennero edificate numerose ed elegantissime ville nobiliari – ventisette in totale – alcune delle quali appartenute anche ai ricchi mercanti della zona.


Cosa vedere a Massarosa

La più famosa di queste residenze è sicuramente quella che fu abitata da Paolina Bonaparte: Villa Baldini a Campignano. I percorsi che si snodano lungo il circuito delle ville di Massarosa, rappresentano una delle principali attrattive della zona.


Ma lo spettacolo più affascinante da queste parti è probabilmente quello offerto dal suggestivo Lago di Massaciuccoli. La zona lacustre alle spalle della lunga spiaggia versiliese, è un’importante tappa per le migrazioni degli uccelli, che qui si possono ammirare dalle numerose passerelle che corrono sul pelo dell’acqua e dai casotti in legno allestiti dall’Oasi Lipu di Massaciuccoli. Il lago è il vero cuore della piccola frazione che vi si affaccia, d’estate sono frequenti le gite in battello organizzate per vedere le stelle o per la permettere di raggiungere cullati dalle calme acque lacustri gli spettacoli lirici del Gran Teatro Puccini in occasione del Festival Pucciniano di Torre del Lago.



In occasione delle Elezioni europee di giugno 2024, Borghi d'Europa e Parlamento Europeo hanno deciso di riavviare il progetto di collaborazione informativa, per promuovere la partecipazione dei cittadini dei Borghi Europei all'evento elettorale e dare una solidità internazionale alla rinnovata scelta dei 40 Borghi per il prossimo quinquennio. Borghi d'Europa sceglierà un numero cospicuo di borghi dalla rete BELC - Rete europea di consiglieri regionali e locali.

Elezioni europee

6-9 giugno 2024 Perché è importante votare

Tra il 6 e il 9 giugno 2024 milioni di europei parteciperanno a plasmare il futuro della democrazia europea in occasione delle elezioni europee.



Si tratta di un momento unico in cui tutti noi possiamo decidere collettivamente sul futuro dell'Unione europea. Votare è sempre importante, a livello locale, nazionale o europeo. È un'ottima opportunità per esprimere la tua opinione sui temi che ti stanno a cuore.



Usa il tuo voto per contribuire a cambiare il mondo in cui vivi

È facile dimenticare quante persone sono interessate dall'esito delle elezioni europee. Il Parlamento europeo adotta leggi che riguardano tutti: grandi paesi e piccole comunità, società potenti e giovani start-up, la sfera globale e quella locale.



La legislazione dell'UE affronta la maggior parte delle priorità delle persone: l'ambiente, la sicurezza, la migrazione, le politiche sociali, i diritti dei consumatori, l'economia, lo Stato di diritto e molte altre ancora. Oggi ogni tema di spicco a livello nazionale presenta anche una prospettiva europea.



Il tuo voto deciderà quali deputati al Parlamento europeo ti rappresenteranno nell'elaborazione delle nuove leggi e influenzeranno l'elezione della Commissione europea. Queste decisioni plasmeranno la tua vita quotidiana e quella di molti altri.



Usa il tuo voto per affrontare le sfide globali che ci circondano

In un mondo sempre più complesso, instabile e interconnesso, l'Unione europea si occupa di sfide globali che nessun paese dell'UE può affrontare con successo da solo. Affrontare le numerose sfide che ci troviamo davanti non è un compito semplice, e votare è il modo in cui puoi influire sulla direzione da seguire.



Usa il tuo voto per sostenere la democrazia

La democrazia non dovrebbe mai essere data per scontata. È un traguardo collettivo e una responsabilità collettiva in cui tutti noi abbiamo un ruolo da svolgere.



La democrazia inizia con le persone: siamo noi che diamo inizio al processo votando alle elezioni europee e le decisioni adottate in quel contesto influiranno sulla nostra vita. Se non partecipiamo, non abbiamo la possibilità di plasmare il futuro; ma al di là di questo, la democrazia parlamentare europea perde la sua forza e i suoi valori perdono significato.

Quante più persone votano, tanto più forte sarà la democrazia.



lunedì 8 aprile 2024

Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo - Brisighella, Borgo della Storia

 


In occasione delle Elezioni europee di giugno 2024, Borghi d'Europa e Parlamento Europeo hanno deciso di riavviare il progetto di collaborazione informativa, per promuovere la partecipazione dei cittadini dei Borghi Europei all'evento elettorale e dare una solidità internazionale alla rinnovata scelta dei 40 Borghi per il prossimo quinquennio. Borghi d'Europa sceglierà un numero cospicuo di borghi dalla rete BELC - Rete europea di consiglieri regionali e locali.

Elezioni europee

6-9 giugno 2024 Perché è importante votare

Tra il 6 e il 9 giugno 2024 milioni di europei parteciperanno a plasmare il futuro della democrazia europea in occasione delle elezioni europee.



Si tratta di un momento unico in cui tutti noi possiamo decidere collettivamente sul futuro dell'Unione europea. Votare è sempre importante, a livello locale, nazionale o europeo. È un'ottima opportunità per esprimere la tua opinione sui temi che ti stanno a cuore.



Usa il tuo voto per contribuire a cambiare il mondo in cui vivi

È facile dimenticare quante persone sono interessate dall'esito delle elezioni europee. Il Parlamento europeo adotta leggi che riguardano tutti: grandi paesi e piccole comunità, società potenti e giovani start-up, la sfera globale e quella locale.



La legislazione dell'UE affronta la maggior parte delle priorità delle persone: l'ambiente, la sicurezza, la migrazione, le politiche sociali, i diritti dei consumatori, l'economia, lo Stato di diritto e molte altre ancora. Oggi ogni tema di spicco a livello nazionale presenta anche una prospettiva europea.



Il tuo voto deciderà quali deputati al Parlamento europeo ti rappresenteranno nell'elaborazione delle nuove leggi e influenzeranno l'elezione della Commissione europea. Queste decisioni plasmeranno la tua vita quotidiana e quella di molti altri.



Usa il tuo voto per affrontare le sfide globali che ci circondano

In un mondo sempre più complesso, instabile e interconnesso, l'Unione europea si occupa di sfide globali che nessun paese dell'UE può affrontare con successo da solo. Affrontare le numerose sfide che ci troviamo davanti non è un compito semplice, e votare è il modo in cui puoi influire sulla direzione da seguire.


Usa il tuo voto per sostenere la democrazia

La democrazia non dovrebbe mai essere data per scontata. È un traguardo collettivo e una responsabilità collettiva in cui tutti noi abbiamo un ruolo da svolgere.



La democrazia inizia con le persone: siamo noi che diamo inizio al processo votando alle elezioni europee e le decisioni adottate in quel contesto influiranno sulla nostra vita. Se non partecipiamo, non abbiamo la possibilità di plasmare il futuro; ma al di là di questo, la democrazia parlamentare europea perde la sua forza e i suoi valori perdono significato.

Quante più persone votano, tanto più forte sarà la democrazia.








L’antico borgo medievale di Brisighella, che si trova nella Valle del Lamone, nell’Appennino Tosco-Romagnolo, fra Firenze e Ravenna è certamente tra i più belli ed interessanti dell’Emilia-Romagna. Si trova lungo la vena del gesso, cosa che contribuì fin dall’antichità all’economia della zona.

Il Borgo deve le sue origini al condottiero Maghinardo Pagani , ma i reperti archeologici ci testimoniano che il territorio fu abitato fin dalla preistoria e soprattutto ebbe importanza in epoca Romana, dopo la costruzione della Via Faentina, utilizzata particolarmente dalle carovane che portavano a Roma il sale proveniente da Cervia.


Arrivando a Brisighella, si scorgono subito le caratteristiche tre colline silicee: la Rocca Manfrediana voluta da Maghinardo nel 1228, ma così detta dal nome di  Francesco Manfredi signore di Faenza, che la ampliò nel 1310 , il Santuario del Monticino (secolo XVIII), la Torre dell’Orologio (sec. XIII ma più volte rimaneggiata, anche nel ‘900).


Il Borgo è composto da tratti di cinta muraria e scale scolpite nel gesso ed un dedalo di antiche viuzze fra cui particolare ed interessante è la via del Borgo, comunemente detta Via degli Asini.


Si tratta di una suggestiva strada sopraelevata, quasi interamente coperta da archi di ampiezze differenti, così chiamata per l'uso di far passare per la via le carovane di animali adibiti al trasporto del materiale dalle vicine cave di gesso.


Ma questo territorio, oltre che per i numerosi Castelli e Chiese di Brisighella e dintorni è famoso anche per le Terme, con acque di due diverse composizioni chimico-fisiche: da un lato le acque salso-iodiche, dall’altra le sulfuree.

Infine sono ben note le qualificate produzioni agroalimentari brisighellesi; innanzi tutto l’Olio extravergine DOP “Terra di Brisighella”, un prodotto di grande eleganza e dal profumo erbaceo nato dalla cultivar autoctona “Nostrana di Brisighella”, raccolta manualmente a causa del territorio collinare su cui nasce.


Inoltre questa terra è tipica del Sangiovese di Romagna DOC che si dice abbia contenga il carattere dei romagnoli: franco, esuberante, schietto, nello stesso tempo ruvido, all’esterno, ma sincero e delicato, all’interno.

.

Sulla strada panoramica che collega Brisighella a Riolo Terme  si trova il Ristorante "E Manicomi" da Mario, immerso nel verde all'interno del Parco della Vena del Gesso Romagnola. 


La sala Ristorante, immersa nella Natura 

Qui si possono degustare i migliori prodotti della cucina romagnola così da poter assaporare il vero gusto della cucina locale: il pane cotto nel forno a legna, la pasta fatta in casa, gli arrosti e la carne cotta alla griglia: tutte specialità che rievocano il gusto della cucina tradizionale, ma aggiornata secondo i gusti odierni, assieme ai migliori vini locali